in Contropiano numero 0 – 2 Aprile 1993
8/3/93 oltre 10.000 donne, per la prima volta in Italia, hanno marciato verso S. Pietro (Vaticano), simbolo dell’ingerenza cattolica sullo stato laico.
Un corteo combattivo promosso dal “COMITATO 8 MARZO” che, già dallo scorso anno, ha ripreso un percorso di lotta verso l’autodeterminazione contro la svolta autoritaria.
Il gravissimo attacco concentrico (Chiesa e Partito Trasversale della Vita) alla Legge 194 rappresenta la punta dell’iceberg che, attraverso la ristrutturazione economica del governo, espelle le donne dal mondo del lavoro, privatizza i servizi sociosanitari, militarizza la società, nega il diritto alla casa, allo studio per ufficializzare la “Repubblica autoritaria del Dio, Patria e Famiglia”: un modello di società che le donne fermamente respingono rimotivandosi ad una più generale battaglia di libertà e democrazia.
Dunque una battaglia dai contenuti chiari e di classe che ha visto le numerose aderenti al “Comitato 8 Marzo” confrontarsi, scontrarsi, dividersi dalle femministe storiche del Buon Pastore e delle associazioni legate al PDS che hanno tentato di egemonizzare l’8 marzo sul contenuto degli stupri in Bosnia rendendosi di fatto complici del coro interventista “dimenticando” le donne serbe, croate e le migliaia di donne violentate nel mondo dagli “umanitari” Caschi Blu dell’ONU.
E “dimenticando” l’assenza in Italia di una legge sulla violenza sessuale dovuta a precise responsabilità proprio del ceto politico della sinistra troppo attento a compromessi e a gettare “ponti” alle cattoliche e a quella stessa gerarchia ecclesiastica che è diventata punto di riferimento per quel “Partito della Vita ” che vuole la cancellazione dal nostro contesto, sociale del principio di autodeterminazione della donna e che rappresenta una delle maggiori tessere di quel mosaico che si chiama autoritarismo.
II grande risultato quantitativo e qualitativo, dello manifestazione dell’8/3/93 a S. Pietro, nella quale si sono registrati anche momenti di grande tensione perché un imponente schieramento di polizia ha circondato tutti gli ingressi e impedito l’accesso in Via della Conciliazione alle migliaia di donne, ha determinato ancor di più il “Comitato 8 Marzo” a proseguire il percorso di lotta contro la chiesa e contro il governo che vogliono combattere la nostra libertà.
CREDITS
Immagine in evidenza: demonstration and rally, Sydney, New South Wales,
Autore: State Library of New South Wales, October 1978
Licenza: Nessuna limitazione di copyright nota
Immagine originale ridimensionata e ritagliata