in Contropiano Anno 1 n° 2 – 30 giugno 1993
Renato Curcio ha deciso di partecipare al IX Meeting Internazionale per la Pace e la Solidarietà tra i Popoli, al dibattito che si terrà il 4 luglio alle ore 18 su: Detenzione politica in Italia, in Europa e in America.
Renato Curcio, perché hai deciso di accettare l’invito a partecipare al IX Meeting?
Ci sono due ragioni fondamentali che mi hanno indotto a partecipare a questo incontro.
La prima è l’importanza del confronto con tutte le forze, i soggetti, le persone e gli interlocutori pos sibili, su un problema così importante che è quello della liberazione dei compagni che ancora sono in carcere in Italia. 250 compagni che restano chiusi che occorre trovare tutti i modi possibili per portare fuori insieme a noi.
La seconda ragione è legata alla data: siamo ai primi di luglio e siamo in un momento in cui è assolutamente importante ribadire, anche presso il mondo istituzionale, che questo problema non è ulteriormente dilazionabile.
E’ incontro, quello del 4 luglio, che si preannuncia molto partecipato a livello di pubblico e di gente che vogliono essere innanzitutto informati direttamente rispetto a che punto sia la soluzione o meno del problema dei detenuti politici. Che importanza attribuisci a questo?
lo credo che sia molto importante oggi poter esporre con chiarezza i termini di una battaglia che portiamo avanti, come prigionieri, da sette anni e che ha subito alterne vicende e spesso anche molte incomprensioni. Io credo che sia anche molto importante discutere oggi con tutti per trovare una linea comune e unitaria per affrontare un problema che deve essere risolto in modo comune e unitario.
Tu vieni dall’esperienza di 18 anni di carcere. C’è tra i detenuti politici un punto di vista comune?
Si, i prigionieri politici sono assolutamente concordi nel ritenere che sia indispensabile giungere a provvedimenti che consentano l’uscita dei prigionieri dal carcere, e che sia assolutamente necessario battersi in modo unitario per ottenere questi risultati.
Quali prospettive possono emergere, secondo te da un dibattito come questo del 4 luglio?
Definire delle prospettive è molto difficile perché questo paese è in un momento di grande trasformazione e perché il movimento a sostegno e favore della battaglia per la liberazione dei prigionieri è molto debole. Mi auguro che il risultato più importante sia un consolidamento di questo movimento.
In questa serata è prevista anche la partecipazione di Francesco Baccini, il cantautore con il quale hai condotto l’esperienza del video sulla tua detenzione, e con il quale potrai incontrarti. Cosa pensi di questo nuovo incontro?
Io credo che Francesco Baccini, e peraltro altre persone del mondo dello spettacolo, del mondo della canzone, abbiano una grande importanza che in qualche modo aprono a un pubblico giovane delle nuove sensibilità.II video che io ho fatto con Baccini ha consentito l’incontro con ragazzi di 14, 15, 16 anni che non conoscevano assolutamente i termini della detenzione politica e che dopo questo video hanno cominciato invece a interessarsi di questo problema.
Questa serata vuole affrontare anche a livello internazionale il tema della detenzione politica. Cosa ne pensi?
Credo che questa sia una scelta molto matura, molto responsabile e molto positiva, poiché nessuna società può aspirare alla libertà se le persone che si sono battute al suo interno per una sua trasformazione sono chiuse dentro le carceri.
Quindi mi sembra molto importante sollevare il problema della detenzione politica in Italia, come anche della detenzione politica che ancora resta in tutta Europa, e anche in tutto il Mondo.
La giornata dedicata alla detenzione politica è nata assieme alle altre nove giornate dedicate ai temi della situazione internazionale. Ritieni che sia una scelta appropriata?
Beh, in un meeting come questo, indubbiamente, si confrontano persone che mantengono, pure in un momento di desolidarizzazione come questo, grandi sensibilità sociali. Riuscire ad affrontare con queste persone, questi problemi è quanto di più positivo oggi ci possiamo aspettare.
CREDITS
Immagine in evidenza: Renato Curcio durante il processo al nucleo storico delle BR
Autore: Sconosciuto; 1976-1977
Licenza: Pubblico dominio
Immagine originale ridimensionata e ritagliata