[Contropiano Anno 2 n° 1 – 20 gennaio 1994] Il “polo progressista” porta i lavoratori e la sinistra a una sconfitta con gravi conseguenze sul piano sociale e politico. Le illusioni sono pericolose. Rifondazione Comunista al bivio. La Seconda Repubblica che sta nascendo sulla putrefazione del vecchio sistema di potere, il “nuovo che avanza”, purtroppo, porta, un forte segno autoritario, liberista e darwinista (in senso sociale). Era inevitabile? In un certo senso sì! La trappola secondo cui “il nuovo è progressista e chi vi si oppone è conservatore” ha funzionato anche in Italia ed ha goduto del consenso un po’ velleitario quanto suicida di buona parte della sinistra italiana. PDS, Verdi e Rete – cioè il nascente “polo progressisti” – hanno contribuito a creare le condizioni affinché le istanze di cambiamento politico del paese coincidessero sempre più con quel sentimento vendicativo verso il vecchio sistema politico, elettorale, economico, gestito dalla destra.