Il quaderno di Contropiano “Tra passato e futuro: le ragioni dei comunisti oggi: un contributo al dibattito”
da Contropiano anno 2 n° 4 – giugno 1994
Dopo alcuni mesi di lavoro i compagni di Contropiano hanno dato alle stampe questo libro/documento (“Tra passato e futuro: le ragioni dei comunisti oggi: un contributo al dibattito”) che racchiude una prima sintesi politica e strategica di una esperienza militante e di classe della sinistra italiana.
Il nostro è un percorso politico che, in stretto rapporto con gli avvenimenti ha visto prodursi anche rottura organizzative tra compagni con anni di militanza comune da cui è emerso, tra le altre cose, anche il progetto politico-editoriale di Contropiano.
“Le ragioni dei comunisti oggi” cerca di puntualizzare un punto di vista politico collocato tra l’esperienza storica del movimento comunista (il “passato”) e le contraddizioni della nuova fase storica in cui siamo entrati (il “futuro”). Su queste contraddizioni, a nostra avviso, il contributo dei comunisti può essere ancora decisivo per costruire modelli di società alternativi ed antagonisti a quella capitalista. Nel 1989 e nell’agosto 1991 avevamo avuto “l’ardire” di sostenere che la partita tra capitalismo e socialismo non era conclusa. I fatti – i fatti hanno la testa dura – ci hanno confortato.
La prima parte del libro (“Ripartire dall’analisi”) cerca di fissare questo spettro di questioni fondamentali analizzando l’esperienza storica dell’URSS e le conseguenze attuali tendenziali del ciclo di accumulazione capitalistica iniziato dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Ma la “ricostruzione di un punto di vista comunista” (a cui è dedicata la seconda parte del libro) passa anche per la necessaria dialettica tra teoria e prassi. Collocare il problema del Partito dentro la realtà dello scontro di classe e fuori dalla mitologia che lo ha reso spesso un “divino demiurgo”, è un aspetto fortemente collegato alla comprensione della fase storica, alle caratteristiche dell’imperialismo (e delle conseguenze del suo sviluppo), al ruolo dell’Italia nella nuovo divisione internazionale del lavoro.
Ma porre oggi la questione del Partito in Italia significa fare definitivamente i conti con quella che abbiamo definito “l’ipoteca del neocomunismo”, una ipoteca che torva ancora nel ceto politico espressa da Ingrao e dall’ingraismo il suo attuale punto di tenuta e di ambiguità.
I compagni che volessero trovare in questo libro una “lista della spesa” già fatta rimarrebbero delusi. Più che ad un programma e a un elenco di obiettivi, la terza parte presenta “Alcune proposte di lavoro e di ricerca” che cercano di razionalizzare i diversi livelli di contraddizioni, intervento e confronto che la nuova fase strategica pone davanti. Rappresentanza sociale organizzata – Rappresentanza politica di classe – Riorganizzazione dei comunisti, sono livelli oggi diversi sia per maturità che per il peso politico che hanno nel conflitto di classe reale.
Il “partito di massa” o l’eclettismo, che rappresentano un po’ la storia del movimento comunista in Italia (prima con il PCI e DP ed ora con il PRC), in questi ultimi decenni hanno cercato di coniugare questi livelli diversi rivelando però una debolezza e una ambiguità di cui stiamo pagando le conseguenze. Troppo spesso l’organizzazione e stata sostituita con “l’apparato” o si è confusa la militanza nel “partito di massa” con il lavoro di massa vero e proprio.
Infine cerchiamo di individuare affettivamente – senza dare tutto per scontato – il nesso tra blocco sociale e prospettiva dei comunisti in una società a capitalismo avanzato, integrata nell’economia mondiale e investita da una profonda ristrutturazione produttiva come l’Italia.
I comunisti non sono avanguardie per “volontà divina” o per autoproclamazione, ma perché devono avere “una coscienza politica che può essere attinta solo dalla conoscenza generale dei rapporti tra tutte le classi”. Questo significa che “per andare dal generale al particolare senza rompere l’unità tra questi due punti” occorre avere chiaro che il nesso tra teoria e prassi è decisivo per le prospettive dei comunisti.
Ci auguriamo di aver elaborato un contributo non formale che si riveli utile a rafforzare queste prospettive.
CREDITS
Immagine in evidenza: North Korea Statues
Autore: ブローディ
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