Relazione al forum “L’internazionalizzazione dell’economia e l’imperialismo italiano” – Bologna 5 luglio 1997
Giorgio Gattei – Contropiano Anno 5 n° 4 – 15 ottobre 1997
(…) Il mio intervento va considerato “a monte” delle relazioni esposte fino a questo momento. Ci siamo chiesti: perché l’Italia è diventata un paese imperialista e quando? Se “ha perso la sua innocenza” in Somalia allora è stato nel ‘94 e vedremo dall’analisi che tra il ‘93 e il ‘94 la situazione economica internazionale dell’Italia cambia e che è diventata – leninisticamente – un paese esportatore di capitali. Per questo il mio intervento si potrebbe titolare “La prima volta della Seconda Repubblica”.
I dati che esporrò vengono dalla Relazione completa della Banca d’Italia, quella che viene data agli atti e non al pubblico. Sono due “ volumazzi” di grossa mole che riguardano la bilancia dei pagamenti.
Vediamo allora che nel ‘91 è successo qualcosa di clamoroso nella struttura dell’economia italiana.
Nel ‘91 il saldo import-export era negativo. Dal ‘92 diventa positivo cioè esportiamo più di quanto importiamo. I dati sono sui saldi: 3.000 miliardi nel ‘92; 51.000 nel ‘93; 57.000 nel ‘94; 72.000 nel ‘95; 93.000 nel ‘96. Questi sono i saldi di esportazione.
La seconda posta sono le partite invisibili cioè noleggi, turismo, viaggi all’estero etc.Anche su questo non siamo più “in positivo” (ricordate che si è sempre detto che c’erano i turisti che venivano in Italia, le rimesse degli emigranti etc.) ma in negativo. C’è un dato costante di circa 30.000 miliardi che se ne vanno all’estero per l’acquisto di servizi.
Dall’esportazione di merci all’esportazione di capitali (…)
Quindi tolte le spese sui servizi che paghiamo all’estero, viene fuori che il “sistema Italia” esporta 63.000 miliardi di merci. Secondo la dottrina economica a questi dovrebbero corrispondere capitali per 63.000 miliardi che entrano in Italia ed infatti andiamo a vedere come entrano e soprattutto come entrano nelle “riserve”. Statisticamente queste hanno un andamento curioso: quando aumentano hanno il segno negativo, quando diminuiscono hanno il segno positivo. Quindi il segno negativo indica un aumento delle riserve. Nel ‘91 e nel ‘92 le riserve sono diminuite per 8.000 e 32.000 miliardi.
In una recente intervista Craxi chiama scriteriata e disastrosa “la difesa della lira nell’autunno del ‘92 che fu opera più della Banca d’Italia che del governo Amato e del suo ministro del Tesoro”. E’ questo “l’errore di Ciampi” che ci ha fatto perdere 32.000 miliardi per una inutile difesa della lira.
Cosa succede nel 1993? Con la svalutazione della lira ci sono 2.000 miliardi in meno che entrano poi nel ‘96 succede una cosa strana di cui nessuno sà niente: l’Italia ha incamerato 20.000 miliardi di riserve. Come mai? Perchè Fazio, a differenza di Ciampi, ha fatto un bottino di moneta estera, forse in previsione di una fase in cui, secondo le sue dichiarazioni di giugno “andiamo incontro ad un periodo dove la meteorologia ci direbbe che il tempo sarà fortemente perturbato”. Ecco allora che la Banca d’Italia ha fatto il pieno di valuta straniera. Se dunque ci sono 20.000 miliardi di riserve e 63.000 miliardi di esportazioni, ci dovrebbero essere 43.000 di capitali in entrata nel movimento dei capitali.
Ma il movimento dei capitali è positivo nei primi tre anni (+29.000; + 10.000; + 14.000) e negativo negli ultimi tre (- 22.000; – 6.000; – 7.000) il che vuol dire che l’Italia si è messa ad esportare capitali.Adesso viene fuori un aspetto importante e “divertente”. L’ultima posta della Bilancia dei Pagamenti si chiama Errori ed Omissioni.(…)
La finanziarizzazione porta all’imperialismo
Andiamo a vedere questi “errori ed omissioni” nella relazione della Banca d’Italia. Sono diventati pari a 35.000 miliardi tanto che il governatore della Banca d’Italia si è un pò vergognato!! Cosa significa questo? Potrebbero essere merci vendute e non pagate nell’anno in corso e dunque una uscita di merci vendute a credito. Ma è possibile vendere “a credito” per 35.000 miliardi?
(…) Cosa sono dunque questi 35.000 miliardi di “errori ed omissioni”? Sono esportazioni non pagate i cui introiti non sono rientrati…Mi sono divertito a fare la somma dei capitali degli “errori ed omissioni” considerandoli come movimenti di capitali. Viene fuori che nel ‘91 e ‘92 i movimenti di capitali erano in entrata per 20.000 e 1.000 miliardi, ma dal ‘93 – ecco la “perdita di innocenza” – l’Italia entra in una situazione di esportatrice di capitali con queste dimensioni: 15.000 nel ‘93; 19.000 nel ‘94; 40.000 nel ‘95; 42.000 nel ‘96. Se li sommiamo viene fuori più o meno il Prodotto Interno Lordo di un anno!!
A questo punto andiamo a prenderci una citazione di Lenin “Per il vecchio capitalismo, sotto il pieno dominio della libera concorrenza, era caratteristica l’esportazione di merci, per il più recente capitalismo sotto il dominio dei monopoli è diventata caratteristica l’esportazione dei capitali. L’eccesso di capitali non sarà impiegato per elevare il tenore di vita delle masse del rispettivo paese (dunque 63.000 miliardi non verranno impiegati per elevare il nostro tenore di vita, NdR) perché ciò comporterebbe diminuzioni dei profitti dei capitalisti, ma ad elevare tali profitti mediante l’esportazione dei capitali all’ estero nei paesi meno progrediti”…
Questa è la verifica che siamo diventati un paese leninisticamente imperialista perché esportiamo capitali nella dimensione di 40.000 miliardi l’anno (…)
CREDITS
Immagine in evidenza: Un blindato dei Marine statunitensi (a sinistra) e un Fiat-OTO Melara Type 6614 (a destra) sorvegliano un incrocio sulla “Linea Verde” a Mogadiscio.
Autore: PH1 R. Oriez, 19 gennaio 1993
Fonte: http://www.defenselink.mil
Licenza: Public Domain
Immagine originale ridimensionata e ritagliata