Un percorso unitario per ricostruire una ipotesi comunista in Italia
da Contropiano Anno 6 n° 4 – 1 ottobre 1998
Dal mese di aprile, si è aperto un confronto tra compagni e compagne di varie esperienze (fuoriusciti dal PRC in Emilia-Romagna, parte della minoranza del partito, Forum dei Comunisti, collettivi e circoli comunisti locali) intorno alla necessità di dare vita ad un confronto approfondito sul ruolo di una organizzazione comunista in Italia.
In questi mesi, compagni provenienti da varie esperienze hanno avviato un percorso di confronto ed iniziativa comune. Concordi nella valutazione sulla crisi politica di Rifondazione, si è partiti dalla definizione del blocco sociale antagonista – di fronte ad una mutata composizione di classe ed una nuova situazione nazionale ed internazionale – e di conseguenza la definizione dello strumento partito adeguato ad affrontare questa fase storica.
Il convegno nazionale di Bologna (giugno ‘98) su “Blocco sociale antagonista e partito dei militanti” ha portato alla luce questo confronto evidenziandone sia le differenze sia i punti comuni. Alcuni compagni (Associazione “In Movimento” di Milano) ci sono ancora gli spazi per una battaglia interna a Rifondazione che non deve però chiudere e cortocircuitare il dibattito e l’iniziativa comune con gruppi e compagni esterni al PRC.
Altri compagni (Forum dei Comunisti, Collettivo Comunista Rosa Luxemburg) hanno invece maturato e “metabolizzato” da tempo l’esigenza di organizzarsi – come comunisti – indipendentemente da Rifondazione e dunque di dare vita ad un progetto politico alternativo. I compagni dell’Associazione “Iniziativa Comunista” dell’Emilia sono in gran parte fuoriusciti dal PRC dopo la vicenda dell’ottobre ‘97 e mostrano particolare attenzione ad un processo di costituente comunista che tenga conto del disorientamento e della caduta di militanza nel partito da cui si sono o – come nel caso del consigliere regionale Carlo Rasmi – sono stati allontanati dopo vere e proprie campagne di linciaggio politico. Ancora diversa è la storia dei compagni del Circolo Comunista di Torino. E’ una storia che viene dal PCI, che coincide con la nascita del Movimento per la Rifondazione Comunista ma che rompe sin dall’inizio con i presupposti con cui è nata Rifondazione Comunista.
La Rete dei comunisti : un modello organizzativo adeguato Dalla continuità con quel convegno è sorta la decisione di dare vita alla “Rete dei Comunisti”che nella valutazione dei compagni promotori appare come “ la forma ottimale per un processo costituente perchè può più facilmente governare le contraddizioni tra i vari soggetti collettivi”. Il documento che aveva preparato l’incontro di Bologna sottolinea come “ Il Partito nasce se la Rete supera la stretta dei compiti che le sono assegnati….La Rete sul piano nazionale trova la sua espressione concreta in un rapporto di tipo confederale autentico che, proprio perchè è tale, non “supera” le strutture organizzative associate ma ne gestisce in maniera comune il processo costituente nell’ambito del quale il conseguimento degli obiettivi politici menzionati scadenza i tempi dell’unificazione del nuovo soggetto politico” (per il documento vedi Contropiano di giugno).
Come compagni di Contropiano che in questi anni abbiamo animato l’esperienza del Forum dei Comunisti, riteniamo questo un primo passaggio – importante sul piano del progetto – per ricostruire l’organizzazione comunista nel nostro paese. Ci auguriamo dunque che la Rete possa allargarsi a gruppi organizzati o a singoli compagni che non intendono gettare la spugna di fronte ai problemi presentati da una soggettività comunista frastagliata e frastornata costretta però a misurarsi con una situazione oggettiva in cui le contraddizioni di classe si esprimono con una acutezza che apre spazi rilevanti per l’iniziativa dei comunisti.
IL COMUNICATO
Si è costituita la “Rete dei Comunisti”
Dando seguito al convegno nazionale di Bologna di giugno ed a una serie di incontri tenutisi in questi mesi, la riunione nazionale tenutasi a Bologna il 13 settembre ha deciso di dare vita all’esperienza della Rete dei Comunisti come percorso di confronto, elaborazione ed iniziativa di compagni interni ed esterni al Partito della Rifondazione Comunista.
Si è stabilito che l’attività della Rete dei Comunisti verrà gestita da un Coordinamento Nazionale composto da due compagni per ogni struttura o associazione aderente. Per la partecipazione di compagne e compagni a livello individuale ai lavori del Coordinamento Nazionale si demanda alla costituzione degli attivi locali che verrano organizzati dalla Rete.
E’ stato deciso di dare vita ad un foglio nazionale di collegamento ed informazione per la circolazione delle iniziative e l’approfondimento dell’analisi e del dibattito che inizierà le pubblicazioni nel gennaio del prossimo anno.
E’ stata concordata per il 14 e 15 novembre prossimi la data del convegno internazionale sulla natura e le conseguenze della costituzione del polo imperialista europeo promosso dalla Rete dei Comunisti.
Associazione “Iniziativa Comunista” dell’Emilia-Romagna; Associazione “In Movimento” per un progetto comunista – Milano; Collettivo Comunista “Rosa Luxemburg” Aversa-Napoli; Forum dei Comunisti Circolo Comunista di via Trivero – Torino
CREDITS
Immagine in evidenza: Battere i bianchi con il cuneo rosso
Autore: El Lissitzky, 1919
Licenza: public domain
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