L’impero del capitale sulla comunicazione
Autori: Rita Martufi, Luciano Vasapollo
Pagine: 144
Prima edizione: 2000
Editore: Media Print
dalla quarta di copertina
Dopo aver affrontato le tematiche del ruolo e dello sviluppo dei processi informativi e dei modelli comunicazionali da un punto di vista delle moderne scienze aziendali in alcuni lavori scientifici e dopo aver affrontato gli stessi argomenti con una lettura più politico-economica in alcuni capitoli del libro “Profit State, Redistribuzione dell’accumulazione e Reddito Sociale Minimo” (La Città del Sole, 1999), gli Autori piegano le stesse tematiche ad una provocatoria analisi in chiave politico-sociologica, o meglio ad una determinazione classista delle tendenze in atto nel mondo della comunicazione che assume sempre più la caratterizzazione di veicolo strategico delle nuove forme di dominio totale del vivere sociale.
L’informazione e la comunicazione hanno ormai assunto un ruolo dominante sia sul terreno della produzione e dell’accumulazione sia su quello del consumo, reinventando l’impresa non solo nei suoi assetti strutturali ma come fabbrica sociale generalizzata; una fabbrica flessibile che si rigenera soprattutto nei suoi meccanismi di condizionamento di ogni struttura sociale in modo da imporre la cultura e i parametri di efficienza aziendale come valori sociali, come nuovi paradigmi del divenire sociale.
Per rispondere alla complessità dei bisogni aziendali postfordisti in un’ottica di accumulazione flessibile, la quantità e la qualità dell’informazione si trasforma dalla classica comunicazione aziendale in una comunicazione strategica sociale deviante che invade il territorio per imporre la cultura del profitto e del mercato come ultima spiaggia per l’umanità.
Un capitalismo selvaggio che punta su un nuovo ruolo svolto dallo Stato-Impresa, da un Profit State del dominio tecno-economico con sempre più forti connotati di coercizione globale sociale.
E’ sulle speculazioni finanziarie, sul nuovo ruolo assunto da una comunicazione deviante, risorsa strategica del capitale dell’astrazione, che si giocano gran parte degli scontri della competizione globale; si tratta di dinamiche che vedono sempre più soccombere l’economia produttiva reale, ormai divorata da una economia virtuale la quale è fortemente basata su risorse immateriali ed è al contempo struttura della strategia dell’impero del capitale; un potere determinato nel distruggere i bisogni primari e le aspirazioni redistributive e ugualitarie dell’umanità.
Rita Martufi. Ricercatrice socio-economica; membro del Com. Scient. di CESTES-PROTEO. è autrice di numerosi articoli e studi.
Luciano Vasapollo. Professore di Statistica aziendale, Fac. di Scienze Statistiche, Univ. “La Sapienza”, Roma; Dir. Scient. CESTES-PROTEO. è autore di numerosi studi, articoli e monografie.
Tra le ultime pubblicazioni dei due Autori: Profit State, Redistribuzione dell’accumulazione e Reddito Sociale Minimo, (La Città del Sole, 1999); Le pensioni a fondo, (Media Print, 2000)