La realtà della globalizzazione
Autori: Mauro Casadio, James Petras, Luciano Vasapollo
Formato: 15×23
Pagine: 390
Prima edizione: 1 febbraio 2004
Editore: Jaca Book
ISBN-10: 8816406488
ISBN-13: 978-8816406483
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da Contropiano Anno 12 n° 1 – 5 Marzo 2004
Davanti alle scorrerie dei teorici della globalizzazione che con verniciature intellettuali sostengono la sparizione dell’imperialismo, l’obsolescenza degli Stati imperiali, degli Stati nazionali, e l’ascesa di un mal definito Impero, e di organismi di governo sopranazionali, senza nulla dire sulla competizione interimperialistica, gli Autori di questo libro sottolineano che la cosiddetta globalizzazione, o meglio la nuova fase della mondializzazione capitalista è nata proprio dai vecchi Stati imperialisti. Al fine di proteggere ulteriormente il loro capitale all’estero, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno creato una nuova dottrina che rende legali le guerre di aggressione, sia al di dentro che al di fuori dell’Europa, contro ogni paese che minacci interessi economici vitali (le loro multinazionali), chiamandole “guerre preventive”.
Le teorie derivate dal paradigma della globalizzazione non riescono a spiegare il ruolo centrale che lo Stato gioca nelle economie politiche del mondo contemporaneo. Ugualmente, la nozione di un sistema imperiale non ha senso, se non si comprendono le attività dello Stato imperiale e la molteplicità dei ruoli che esso gioca nell’aprire i mercati per l’espansione delle sue multinazionali. Lo Stato è tornato ad essere il “comitato d’affari” della borghesia per sorreggerne le ambizioni e gli interessi dentro la competizione globale. Una pletora d’interessi e di doglianze sociali aveva contribuito a costruire e mediare uno Stato sociale che viene via via smantellato, come Italia, Francia e Germania mostrano in questi giorni. L’integrazione sovranazionale e la costruzione dei poli imperialisti dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e della variabile asiatica, invocano uno Stato forte e flessibile, in sostanza uno “Stato competitivo”. L’Europa dell’euro così come viene costruita è una scelta nell’ambito della logica spartitoria imperialista per farla divenire una seconda grande potenza. Fin in dal suo nascere l’ipotesi dell’Europa unita, comincia a rapportarsi nei confronti del polo USA per poter servire progetti differenti, se non opposti: dallo stretto dominio sociale a carattere finanziario ed economico all’interno degli attuali confini statali e comunitari, fino allo stravolgimento della carta geopolitica mondiale. Uno stravolgimento mascherato da criteri etnici, religiosi o socio-economici, ma determinato, nella realtà dal ruolo dei due grandi blocchi di potenza, quindi da logiche di polarizzazione imperialista, con la volontà USA di ritornare all’era d’oro del “superimperialismo” e un’Europa che le si oppone conquistando mercati ma accettando pseudoalleanze militari di controllo del mondo. E’ così che si entra nella fase aperta della competizione globale fra poli imperialisti.
Gli autori:
- Mauro Casadio, ricercatore marxista
- James Petras :professore alla State University di New York , a Binghamton e professore aggiunto di Sviluppo internazionale alla Saint Mary University di Halifax, in Canada.
- Luciano Vasapollo, professore alla Facoltà di Scienze Statistiche all’Università “La Sapienza” di Roma, direttore del Centro Studi CESTES e della rivista PROTEO.