Forum internazionale sul conflitto capitale-lavoro
Rete dei Comunisti (Contropiano Anno 12 n° 1 – 5 Marzo 2004)
Il FORUM internazionale della Rete dei Comunisti che ha prodotto “IL PIANO INCLINATO DEL CAPITALE” ha concluso una fase di elaborazione sulla questione dell’imperialismo che ci ha portato ad una lettura delle attuali dinamiche mondiali abbastanza vicina alla realtà.
Naturalmente altre fasi di analisi si apriranno su questo punto ma ora dobbiamo concentrare i nostri ragionamenti attorno alle conseguenze dell’imperialismo. In particolare la nostra attenzione è sul conflitto capitale-lavoro in quanto è la contraddizione che oggi tende a “politicizzarsi” ed a manifestarsi concretamente dopo una lunga fase di contenimento pratico ed oscuramento ideologico.
Come sempre abbiamo fatto in questi anni l’approccio che dobbiamo adottare è quello di avviare un lavoro di analisi e ricerca che non abbia già definito a priori le conclusioni e dunque che non sia a sostegno di scelte già fatte. Naturalmente questo non significa non avere una idea della funzione e delle prospettive di un tale lavoro. Dobbiamo, invece, predisporci ad una analisi libera da preconcetti e schemi soggettivi che potrebbero rischiare di essere il frutto di convinzioni maturate in epoche precedenti piuttosto che il risultato di una lettura diretta della realtà attuale.
Di fronte al collasso di civiltà che si è manifestato nell’ultimo decennio, e che non accenna a fermarsi, è evidente che la lotta di classe del secolo passato ha generato molto di più di una pur importante redistribuzione della ricchezza economica prodotta ponendo limiti alla egemonia del capitale sia nei paesi capitalistici avanzati che a livello mondiale.
Riparlare di lotta di classe oggi significa ridare a questa il suo significato strategico ma ci impegna anche a trovare le forme adeguate per dare ad una simile operazione la necessaria capacità di “egemonia” e di convinzione, in un contesto sociale e culturale fortemente modificato rispetto alla fase alta del movimento operaio del secolo passato.
Riaffermare la centralità del conflitto tra capitale e lavoro significa intendere anche come a quel conflitto se ne collegano altri come quello della guerra, quale soluzione ricorrente, fino alla distruzione ambientale. Questi fenomeni hanno una visibilità ed un peso politico molto evidente a livello di massa e incidono fortemente anche nella visione del mondo di vari settori sociali causando talvolta effetti politici ambigui.
Definire un impianto analitico e teorico che ricollochi nel loro giusto rapporto queste contraddizioni, chiarendo i nessi reciproci e le relative consequenzialità, è un lavoro di analisi che va fatto per dare forza alle posizioni che dobbiamo sostenere nella situazione obiettivamente oggi data
16/17 APRILE 2004 – CENTRO CONGRESSI CAVOUR – Via Cavour 50 A, Roma
Organizzazione dei lavori:
Venerdì 16 aprile, ore15.00: Il conflitto capitale-lavoro nel modello italiano
Rete dei Comunisti – Presentazione del Convegno
Relazioni:
- L.Vasapollo (Univ.Roma”La Sapienza”) – Evoluzione del sistema produttivo e trasformazioni nella composizione di classe
- S. Mazzone (Univ. di Siena) – Teoria e analisi del conflitto capitale-lavoro in rapporto alle altre contraddizioni (es. guerra, ambiente ) inerenti il modo di produzione capitalistico
- V. Giacchè (Economista)– Storia e caratteristiche della borghesia italiana
- D. Antoniello (Storico del movimento operaio) – Lo sviluppo dei rapporti tra Stato e lavoro nel corso del ‘900
- G.Gattei (Univ. di Bologna), G. Betti (Univ. di Bologna) – La quantità dello sfruttamento: lavoro vivo e massa del pluslavoro in Italia, oggi.
- H. Jaffe ( Univ. di Cape Town, Sudafrica) Aspetti quantitativi dello sfruttamento. La massa del pluslavoro e del plusvalore internazionale.
Sabato 17 aprile, ore 9.30: La globalizzazione del conflitto capitale-lavoro
Relazioni:
- Rete dei Comunisti – Riorganizzazione dell’imperialismo oggi e i suoi effetti sulla composizione di classe.
- James Petras (Univ. di New York- USA) – La dimensione delle trasformazioni economico-produttive e delle contraddizioni di classe nell’area Nord-Americana.. Le trasformazioni economiche dell’imperialismo e la nuova struttura di classe in America Latina .
- R. Antunes (Univ. di Campinas, Brasile)– Trasformazioni e conflitto in America Latina. La specificità del caso brasiliano.
- J.Halevi (Univ. di Sidney, Australia)– Il ruolo assegnato al polo giapponese e alla variabile del Sud-Est asiatico.
- S.K. Saha (Univ.of Wales Swansea- UK)-La posizione dell’India nell’economia mondiale e le nuove configurazioni emergenti delle relazioni fra classi dominanti e lavoratori.
- G. Carchedi ( Univ. di Amsterdam) – Trasformazioni produttive e classi lavoratrici in Europa e le relazioni economico-produttive con l’Est europeo e l’area mediterranea.
- Remi Herrera (CNRS, Università della Sorbona 1, Parigi): la classe lavoratrice nel cuore dell’Europa e l’immigrazione dal Maghreb
Sabato 17 aprile, ore 15.00: Il lavoro e la rappresentanza. Un nodo gordiano per la sinistra
DIBATTITO E TAVOLA ROTONDA con Salvi (DS), Ferrero (PRC), Tibaldi (PdCI), Bulgarelli (Verdi) e con il sindacalismo di base e i movimenti sociali
CREDITS
Immagine in evidenza: Manifestazione edili a Tiburtino Terzo – Roma, 1972
Autore: Fillea Roma e Lazio; 21 luglio 2004
Licenza: Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
Immagine originale ridimensionata e ritagliata