[Fidel Vascós Gonzàlez in Il bambino e l’acqua sporca – febbraio 2004] Si può considerare che la teoria comunista ha origine dalla descrizione sociale che Platone ha esposto nella “Repubblica”. In quest’opera si delinea concettualmente, per la prima volta nella storia documentata, un’organizzazione sociale senza proprietà privata e con assoluta comunità dei beni. Per il carattere classista della visione del grande pensatore greco i rapporti comunisti erano limitati solo ai magistrati che dirigevano lo stato e ai guerrieri che garantivano la loro sicurezza. I contadini, che facevano parte del terzo stato nella concezione di Platone, erano condannati a vivere esclusi dal regime comunitario di proprietà e a dedicarsi unicamente a produrre il sostentamento materiale della società. Le idee presenti nella “Repubblica” furono riprese nel XVI secolo in “L’Utopia” di Tommaso Moro, e nella “Città del Sole”, di Tommaso Campanella.