Report del convegno di Napoli sull’eurocentrismo
Red Link – Rete dei comunisti
Sabato 26 novembre, si è svolto a Napoli, il Convegno sull’eurocentrismo, organizzato da Red Link e dalla Rete dei Comunisti.
Avevamo già illustrato, nella Traccia di Discussione, circolata abbondantemente in rete e nei circuiti militanti, che la nostra trattazione, nonostante la vastità, l’articolazione e la complessità degli argomenti che si proponeva (e si propone tuttora), voleva essere tutt’altro da una digressione accademica o da addetti ai lavori.
L’obiettivo con il quale abbiamo organizzato il Convegno, le modalità con cui si è svolto ed il continuo approfondimento teorico/politico che necessita anche per il prossimo futuro simboleggiano, con evidente chiarezza, uno stile di lavoro (ci sia consentito il termine) sobrio e, nel contempo, militante.
Gli interventi svolti, nelle sei ore di dibattito, ben 16, sono entrati, a vario titolo, nel tema della discussione con contributi di tipo generale ed alcuni focus su questioni specifiche correlate all’ argomento dell’incontro.
Particolarmente le due relazioni introduttive hanno affrontato, sia pure con l’obbligata stringatezza dei tempi imposti da un Convegno di un’unica giornata, i seguenti argomenti:
- la critica della teoria del dispotismo asiatico e del miracolo europeo;
- la critica dell’evoluzionismo progressista con particolare attenzione alla vicenda della scoperta dell’America come presupposto risultato di una superiorità dell’Europa;
- la riaffermazione della centralità del salto drammatico rappresentato dal colonialismo e del mercato mondiale nella genesi del capitalismo;
- il razzismo e divisioni nazionali quali elementi imprescindibili del mercato mondiale capitalistico, con particolare riferimento al controllo del mercato del lavoro e dei costi delle materie prime;
- l’importanza del lavoro schiavistico o coatto, ieri ed oggi, con attenzione al nuovo lavoro migrante;
- una riflessione sulla disponibilità alla lotta dei lavoratori delle periferie e comunque dei settori, presenti anche nelle aree metropolitane delle cittadelle imperialistiche, cosiddetti arretrati;
Altri compagni sono intervenuti con comunicazioni sul tema della Resistenza Globale (con particolare attenzione alla piena legittimità della Resistenza Irachena in opposizione ad ogni fuorviante equiparazione con la categoria del terrorismo tout-court) e sul caso dell’esplosione del cortile di casa (la rivolta delle banlieu francesi) con gli evidenti imbarazzi e le vere e proprie difficoltà interpretative evidenziate, ancora una volta, dalla quasi totalità dei commentatori della sinistra nostrane ed europea. Naturalmente non è mancato il contributo di alcuni compagni, migranti e non, impegnati nel difficile e controcorrente lavoro d autorganizzazione degli immigrati in riferimento, anche, alla costruzione della Manifestazione Nazionale del prossimo 3 dicembre a Roma.
Siamo consci che l’attenzione su questi temi, nel Convegno ed oltre, ci appare “troppo accentuata” o “troppo poco accentuata”. Pur esprimendo un punto di vista in qualche modo “schierato”, la nostra volontà è stata quella di lanciare un sasso nelle acque stagnanti di una cosiddetta sinistra la quale, anche in alcune sue versioni apparentemente più radicali, è pervasa da una filosofia e da un agire politico impregnato di vizi eurocentrici che riverberano, sempre più scopertamente, in ogni azione di tipo culturale, politico e sociale. In Italia e nei paesi a capitalismo maturo soprattutto!!
Il nostro impegno, quindi, resta quello di aprire seriamente un dibattito, ad ampio raggio, per recuperare, rapidamente, quel ritardo teorico e politico, evidenziatosi persino in alcune componenti del movimento No War e No Global. Un percorso di analisi e confronto – propedeutico all’iniziativa politica che conduciamo su varie questioni – che deve continuare nei prossimi mesi e che non mancherà di realizzare nuovi luoghi pubblici di discussione e di socializzazione.
CREDITS
Immagine in evidenza: Proiezione di Mercatore
Autore: Strebe; 15 August 2011
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