La Rete dei Comunisti
Di nuovo la magistratura spagnola, su input dei poteri forti che non hanno mai smesso di governare il paese dopo la cosiddetta democratizzazione postfranchista, minaccia di arrestare i principali dirigenti della sinistra indipendentista basca.
Mercoledì 22 marzo il tribunale speciale antiterrorismo Audiencia Nacional di Madrid potrebbe ordinare l’arresto di Joseba Alvarez, responsabile esteri di Batasuna, mentre venerdì potrebbe essere il turno del portavoce della sinistra indipendentista Arnaldo Otegi. Alcuni dirigenti dell’organizzazione sono già stati imprigionati nelle ultime settimane. Per tutti l’accusa è sempre la stessa: appartenenza a banda armata, incitamento alla violenza, violazione della Legge sui Partiti che alcuni anni fa ha sciolto Batasuna.
Le ultime accuse riguardano il fatto che Batasuna, nonostante sia in teoria fuorilegge, continua a riempire le strade e le piazze di Euskal Herria con decine di migliaia di persone, giovani, lavoratori, chiedendo la fine della repressione, il rientro in patria dei 700 prigionieri politici, il rispetto del diritto all’autodeterminazione del popolo basco, l’avvio di un negoziato con il governo spagnolo che, a partire dal rispetto dei più elementari diritti umani e nazionali del popolo basco, permetta una soluzione negoziata del conflitto con la sparizione della lotta armata dallo scenario politico spagnolo.
Alvarez e Otegi sono accusati di incitamento alla violenza per aver chiesto alla base sociale della sinistra indipendentista di partecipare allo sciopero generale indetto il 9 marzo in Euskal Herria dopo l’ennesima morte di un prigioniero politico nelle celle delle carceri spagnole.
Il governo spagnolo, nonostante le formali aperture del socialista Zapatero, ha risposto esattamente come rispondeva il suo predecessore Aznar: cariche della polizia, arresti, denunce, pestaggi, multe, criminalizzazione. I partiti della borghesia basca non sono stati da meno, così come la polizia autonoma da essi controllata.
Chi chiede oggi una soluzione negoziata del conflitto basco non può che denunciare la repressione contro una forza politica e sociale indispensabile all’avvio di un dialogo come è la sinistra indipendentista. Non si può pensare di raggiungere una soluzione negoziata negando a una delle parti in causa la libertà di parola, di espressione, di organizzazione, di rappresentanza elettorale e politica.
Esprimiamo quindi la nostra piena solidarietà a Batasuna e invitiamo la sinistra e tutte le forze democratiche a fare altrettanto.
La Rete dei Comunisti – Italia
Roma, 21 marzo 2006
CREDITS
Immagine in evidenza: Vascos en la manifestación
Autore: Montecruz Foto, 24 agosto 2007
Licenza: CC BY-SA 4.0 Deed | Attribution-ShareAlike 4.0 International
Immagine originale ridimensionata e ritagliata