Il 9 giugno in piazza a Roma contro la visita di Bush e la politica militarista del governo Prodi
[La Rete dei Comunisti] E’ stato importante il processo unitario che ha portato alla convocazione della manifestazione nazionale del 9 giugno contro la visita di Bush, primo responsabile della guerra permanente, ma anche contro la politica militarista del governo Prodi. Le complicità dell’Italia con gli apparati della guerra permanente non sono più accettabili. I fatti si sono incaricati di spingere diversi soggetti politici della sinistra e i movimenti sociali verso l’autonomia dal recinto che la sinistra di governo avrebbe voluto imporre a sostegno delle proprie scelte, incluso quello ultimo di Piazza del Popolo.