La Rete dei Comunisti di Pisa
La notizia degli allenamenti del Pisa calcio nella più grande base logistica U.S.A. in Europa è di quelle che ricordano direttamente i rapporti tra colonizzatori e colonizzati.
Il territorio italiano è occupato oramai da 62 anni da decine di basi USA e NATO, pur essendosi esauriti i motivi formali della loro presenza.
Il nostro territorio è interessato da questa occupazione attraverso una base logistica essenziale per tutte le guerre passate, presenti e future, innescate dal più brutale sistema di potere che la storia umana ricordi, quello statunitense.
Ogni giorno donne, uomini e bambini muoiono sotto il fuoco delle armi smistate da questa base. La cosa succede adesso, in Iraq come in Afghanistan, in Sudan come in Libano. Esattamente un anno fa il deposito classificato che la base di camp Darby gestisce nel Nord di Israele venne svuotato sulle teste dei libanesi. Per riempire di nuovo quel deposito al servizio dell’esercito israeliano il Pentagono ha speso 200 milioni di dollari.
Il presidente di calcio e l’assessore allo sport del Comune di Pisa sicuramente sanno tutto questo ma mettono le mani avanti adducendo risibili motivazioni tecniche per questa decisione, nel contempo chiedono di “non buttarla in politica”, evidentemente disinteressati alla loro immagine di fronte ad una cittadinanza con capacità intellettive nella media nazionale, in grado cioè di capire la gravità di una decisione del genere mentre le bombe inviate da camp Darby cadono su migliaia di vittime innocenti, effetti collaterali ammessi dagli stessi “signori della guerra occidentali”.
La posizione del vicepresidente della Regione toscana è, se possibile, ancora più subdola e vergognosa: gli allenamenti del Pisa calcio sarebbero inseribili nel solco della riconversione di camp Darby!!!
Evidentemente il Gelli si attiene perfettamente alla linea di una classe politica nazionale che mentre parla di pace invia i soldati italiani in guerra, tagliando salari, pensioni, servizi in favore delle spese militari e delle industrie delle armi.
Per giustificare questa sua singolare dichiarazione il rappresentante della Regione Toscana cita una lettera inviata un anno fa a Prodi per sollecitare una rinegoziazione delle basi USA in Italia.
La sollecitazione toscana è stata presa così sul serio dal Presidente del Consiglio da portarlo ad accettare l’insediamento di una nuova base USA al Dal Molin di Vicenza.
La nuova base al dal Molin, assunta dal governo di centro sinistra con il voto favorevole di tutto il governo, compresa la sinistra “pacifinta”, significherà nel prossimo futuro un ampliamento della base di camp Darby. Altro che riconversione!
Quanto potrà durare ancora il pietoso gioco delle tre carte di una classe politica che offende quotidianamente l’intelligenza dei cittadini ?
A noi piace molto di più il gioco del calcio, ma lontano dalle bombe di camp Darby.
Per questo ci mobiliteremo insieme al movimento contro la guerra pisano affinché il Pisa calcio non persegua questa vergognosa “apertura” alla base di guerra.
Gli allenamenti piuttosto nel prato di Piazza dei Miracoli, all’ombra della torre!