Quell’assordante silenzio sulla pena di morte nell’Afghanistan
[Sergio Cararo – Rete dei Comunisti] Sembra incredibile ma non lo è. Al contrario è l’ennesima conferma di quella ipocrisia della diplomazia e della politica italiana che in molte parti del mondo viene denunciata come “due pesi e due misure”. Nell’Afghanistan del capoclan Karzai che governa il paese solo grazie alla presenza delle truppe statunitensi e della NATO (tra cui quelle italiane), in un solo giorno sono state eseguite 15 esecuzioni capitali, tra i quali due afghani ritenuti uno l’assassino della giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli e l’altro accusato del sequestro della cooperante italiana Clementina Cantoni (rilasciata però viva).