L’Italia non solo mantiene le truppe in quel paese ma finanzia anche il sistema giudiziario che emette le sentenze capitali
Sergio Cararo – Rete dei Comunisti
Sembra incredibile ma non lo è. Al contrario è l’ennesima conferma di quella ipocrisia della diplomazia e della politica italiana che in molte parti del mondo viene denunciata come “due pesi e due misure”.
Nell’Afghanistan del capoclan Karzai che governa il paese solo grazie alla presenza delle truppe statunitensi e della NATO (tra cui quelle italiane), in un solo giorno sono state eseguite 15 esecuzioni capitali, tra i quali due afghani ritenuti uno l’assassino della giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli e l’altro accusato del sequestro della cooperante italiana Clementina Cantoni (rilasciata però viva).
La notizia presa in sè potrebbe suscitare una indignazione a tempo limitato e del tutto formale di fronte alla vera e propria mattanza di stato realizzata dal governo afghano e dai suoi tribunali (finanziati pensate un pò proprio dall’Italia).
Ma la vera indignazione dovrebbe scattare e colpire con estrema durezza ogni ipocrisia politica e di stato, di fronte all’assordante silenzio di tutto il circo Barnum che si mette in moto in caso di esecuzioni capitali. Se visitate oggi il sito dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” non c’è alcun comunicato di condanna. Se guardate il sito del Ministero degli Esteri non c’è alcun comunicato di condanna delle esecuzioni capitali in Afghanistan. E dire che il governo italiano si sta facendo bello in giro per il mondo e alle Nazioni Unite con la campagna per la moratoria della pena di morte sponsorizzata da tempo dai radicali di “Nessuno tocchi Caino”.
Vi ricordate quando nel 2003 ci furono tre esecuzioni capitali a Cuba? Piovvero comunicati da ogni dove, da destra e da sinistra, dal centro e da di sotto. Ci furono mozioni in Parlamento, nei consigli regionali e comunali presentate da destra e da sinistra. Manifestazioni e sit in di protesta contro Cuba. Lo stesso accade oggi contro l’Iran o spesso contro la Cina. Qualche volta accade anche verso gli USA. Ma se accade in Afghanistan, diventato ormai un protettorato degli USA e della NATO (e dell’Italia bipartizan di Berlusconi e Prodi) e teatro di un mattatoio di cui sono responsabili anche i nostri governi, tutti zitti!!! L’Afghanistan anche se governato dai tagliagole oggi è nostro alleato, il governo italiano finanzia addirittura il sistema giudiziario afghano che ha prodotto quindici sentenze capitali in un solo giorno e poi va in giro a chiedere la moratoria della pena di morte.
Che costoro se ne vadano casa ora, subito, adesso; che le truppe italiane vengano ritirate immediatamente dall’Afghanistan; che i soldi stanziati per l’amministrazione della “giustizia” dell’Afghanistan vengano utilizzati per le spese sociali.
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Immagine in evidenza: Tombstone courthouse gallows
Autore:Pretzelpaws at English Wikipedia, 26 January 2005
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