La Rete dei Comunisti
La Rete dei Comunisti saluta con entusiasmo e solidarietà internazionalista l’importante vittoria del “Movimento al Socialismo” e dei popoli originari boliviani.
Questa nuova affermazione del Presidente Evo Morales e del suo governo nel Referendum Costituzionale rifonda completamente in chiave socialista la Bolivia dopo 500 anni di dominazione e colonialismo, con una profonda trasformazione politica, economica e sociale che, a partire dal principio fondamentale dell’autodeterminazione popolare, sconfigge il neoliberismo e riconosce diritti e dignità negati per secoli ai popoli indigeni originari, difende i beni comuni e le risorse naturali, promuove la giustizia sociale. Una tappa decisiva nella trasformazione profonda del Paese portata avanti dal primo Presidente indigeno del Continente, ed un contributo ai cambiamenti democratici e in chiave socialista dell’intera America Latina.
E’ positiva e stimolante per noi la sensazione reale di condividere con il popolo della Bolivia una pratica politica su vertenze sociali che si continuano a scontrare con i medesimi avversari: le multinazionali, gli istituti finanziari internazionali, la logica del profitto privato, i governi subalterni all’imperialismo.
In Italia come in Bolivia – così come in un mondo reso più simile dalla globalizzazione neoliberista e più feroce dalla competizione globale – i movimenti politici, sociali e del sindacalismo di classe rivendicano gli stessi diritti e difendono la stessa dignità pur in condizioni estremamente diverse. Questa sintonia e la sua straordinaria importanza politica per la costruzione del Socialismo nel XXI secolo, vedono la Rete dei Comunisti muoversi da sempre sulla pratica internazionalista e quindi in piena relazione con la dimensione internazionale che assume, pur nelle sue diverse articolazioni, il movimento di classe in una resistenza globale antimperialista e anticapitalista.
La Rete dei Comunisti esprime il pieno sostegno al processo socialista in corso in Bolivia, chiamando tutti i democratici alla massima attenzione contro le minacce di colpo di Stato e di secessione nel Paese che l’oligarchia appoggiata dagli USA continua a portare avanti per mantenere inalterati i propri privilegi e contro ogni ingerenza esterna e tentativo di destabilizzazione o rovesciamento violento del governo democraticamente eletto e del suo legittimo Presidente, Evo Morales.
27 gennaio 2009
CREDITS
Immagine in evidenza: Forum sociale mondiale 2008. I presidenti di Paraguay, Fernando Lugo, Bolivia, Evo Morales, Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, Ecuador, Rafael Correa, e Venezuela, Hugo Chavez.
Autore dell’immagine: Agência Brasil, 29 gennaio 2009
Licenza: Creative Commons Attribution 3.0 Brazil
Immagine originale ridimensionata e ritagliata