L’Italia s’è rotta?
[in Contropiano Anno 18 n° 3 – 16 settembre 2010] Periodicamente – questa volta a ridosso delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia (1) – si accende il dibattito su “Dove va l’Italia?”
Una discussione ritenuta, particolarmente da alcune teste d’uovo dei poteri forti, vieppiù urgente alla luce dell’accentuarsi di tutti i fattori (finanziari, economici e militari) su cui si fonda l’attuale scorcio della competizione globale a scala internazionale.
Un dibattito il quale, mai come ora, osservando tutti gli indicatori statistici sullo stato di salute del capitalismo tricolore e dei suoi affaticati dispositivi istituzionali, è lontano dalle astratte dissertazioni della geopolitica ed è fortemente correlato con il futuro prossimo che l’Azienda/Italia e la sua forma statuale assumeranno obbligatoriamente nel prossimo periodo.