Automazione e disoccupazione tecnologica
[Noi restiamo] Più che una “fuga di cervelli”, come spesso viene chiamata, un vero e proprio “furto di cervelli”, in cui un territorio viene drenato di lavoratori quali cati e non. Ovviamente non si ha niente in contrario sulla libera scelta di cambiare paese, ma quando questa “scelta” è sostanzialmente forzata da un tasso di disoccupazione giovanile al 40% e da continui e pesanti tagli all’istruzione, la nostra risposta è invece di restare, e cercare di cambiare le cose qui.