Dal mondo pluripolare alle transizioni al socialismo
Autore: Luciano Vasapollo con Rita Martufi e Joaquin Arriola
Formato: 28 x 21.7
Pagine: 542
Prima edizione: maggio 2020
Editore: Edizioni Efesto
ISBN-10: 8833811549
ISBN-13: 978-8833811543
C’è una donna che semina il grano
Volta la carta si vede il villano
Il villano che zappa la terra
Volta la carta viene la guerra
Per la guerra non c’è più soldati
A piedi scalzi son tutti scappati
Angiolina cammina cammina sulle sue scarpette blu
Carabiniere l’ha innamorata, volta la carta e lui non c’è più
Carabiniere l’ha innamorata, volta la carta e lui non c’è più
C’è un bambino che sale un cancello
Ruba ciliegie e piume d’uccello
Tira sassate non ha dolori
Volta la carta c’è il fante di cuori
Il fante di cuori che è un fuoco di paglia
Volta la carta il gallo ti sveglia
Angiolina alle sei di mattina s’intreccia i capelli con foglie d’ortica
Ha una collana di ossi di pesca, la gira tre volte intorno alle dita
Ha una collana di ossi di pesca, la conta tre volte in mezzo alle dita, ehi
Mia madre ha un mulino e un figlio infedele
Gli inzucchera il naso di torta di mele
Mia madre e il mulino son nati ridendo
Volta la carta c’è un pilota biondo
Pilota biondo camicie di seta
Cappello di volpe sorriso da atleta
Angiolina seduta in cucina che piange, che mangia insalata di more
Ragazzo straniero ha un disco d’orchestra, che gira veloce che parla d’amore
Ragazzo straniero ha un disco d’orchestra, che gira che gira che parla d’amore, ehi
Madamadorè ha perso sei figlie
Tra i bar del porto e le sue meraviglie
Madamadorè sa puzza di gatto
Volta la carta e paga il riscatto
Paga il riscatto con le borse degli occhi
Piene di foto di sogni interrotti
Angiolina ritaglia giornali, si veste da sposa, canta vittoria
Chiama i ricordi col loro nome, volta la carta e finisce in gloria
Chiama i ricordi col loro nome, volta la carta e finisce in gloria, ehi
VOLTA LA CARTA: Fabrizio De Andrè, Massimo Bubola
dalla prefazione di Stefano Zamagni
Il grande tema attorno al quale è costruito l’impianto teorico del lavoro di Vasapollo è la critica, puntuale e argomentata, del sistema capitalistico nella stagione della globalizzazione e della rivoluzione delle cosiddette tecnologie convergenti.
Ben cinque sono le grandi crisi che questo sistema ha generato in simultanea: quella ecologica;la crisi dell’aumento endemico e sistemico delle disuguaglianze sociali; la crisi di fiducia nelle istituzioni democratiche; la crisi morale e la crisi della finanziarizzazione dell’economia.
È a quest’ultima che l’autore dedica – a ragione – gran parte delle sue attenzioni, analitiche e storiche. Perché a ragione? Non si deve dimenticare che la finanziarizzazione non riguarda solamente l’influenza crescente dei mercati finanziari nell’attività d’impresa. Quel che più rileva è l’ingresso della mentalità e dei criteri di valutazione della finanza speculativa nella vita sociale e politica.
Non deve allora sorprendere se una quota sempre maggiore del surplus economico finisce nelle mani delle istituzioni finanziarie e degli intermediari.
Né deve sorprendere se la finanza vincola sempre più le politiche governative.