Sulle dichiarazioni di una consigliera leghista di San Giuliano terme (PI) e sulla risposta del deputato PD Emanuele Fiano.
Valter Lorenzi Rete dei Comunisti
Le affermazioni razziste da parte di parlamentari ed esponenti locali della Lega non si contano oramai più. Non sono da meno moltissimi esponenti nazionali e locali del PD, che in questi anni si sono espressi ed hanno attuato politiche contro Rom, migranti, poveri.
In questo gioco al massacro sulla pelle degli sfruttati e degli emarginati, la dichiarazione della consigliera leghista di San Giuliano terme (PI), tale Cristina Taccini, sulla natura “animalesca” dei bambini Rom è assurta alle cronache nazionali grazie al deputato PD Emanuele Fiano, che nel condannare questa affermazione accomuna razzisti, nazisti, terroristi dell’ISIS e comunisti sovietici (?) nella lista dei totalitarismi che fanno, secondo Fiano, della discriminazione razziale l’essenza della loro ideologia.
Niente da eccepire sul giudizio rispetto al nazi fascismo e ai prezzolati dell’ISIS, foraggiati da Arabia Saudita, USA e Israele per distruggere la Siria, mentre invitiamo Fiano a farci un solo esempio di discriminazione razziale teorizzato e praticato dai comunisti dell’Unione Sovietica.
Una domanda non peregrina, anche perché in questo caso la rivolgiamo ad un esponente della comunità ebraica milanese, che annovera tra i suoi parenti molte vittime uccise nel campo di sterminio nazista di Auschwitz.
Dovrebbe sapere, Emanuele Fiano, quale ruolo ebbero i soldati comunisti dell’armata rossa nella liberazione dei campi di concentramento nazisti alla fine della seconda guerra mondiale.
Ma non ci aspettiamo certo riconoscenza e gratitudine da chi, nonostante la conclamata natura razzista e genocida dello Sato di Israele contro palestinesi e arabi, ha scelto di vivere per un anno (era il 1989) in Israele, in un kibbutz al confine con il Libano, facendosi in seguito promotore in Italia della cosiddetta “sinistra per Israele”, insieme ad altri esponenti del PD.
Il compito di Fiano e dei suoi sodali è impedire, con ogni mezzo necessario, il riaffermarsi dell’unica concreta alternativa alla barbarie del capitalismo, di cui oggi sono gli scherani più fedeli. Le sue scomposte dichiarazioni contro la leghista di turno sono solo funzionali a veicolare la risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019, quando con 535 voti a favore, 66 contro e 52 astenuti approvò un testo che afferma l’equiparazione fra nazifascismo e comunismo. Votarono favore il PPE (di Berlusconi e Aznar), i cosiddetti liberali, i partiti parafascisti dell’ungherese Orban e del polacco Kaczyński, parlamentari apertamente neofascisti e neonazisti e l’intero gruppo del PD, in buona compagnia con la Lega e FdI.
La destra reazionaria rappresentata oggi dalla Lega di Salvini, che si esprime attraverso trogloditi che siedono in Parlamento e nelle varie amministrazioni locali è poca cosa rispetto a questa “sinistra” che fa strame della storia del movimento comunista e operaio, mettendola sullo stesso piano di una destra da sempre al servizio del grande capitale.
Sono quindi da condannare con risolutezza le dichiarazioni della consigliera comunale di San Giuliano Terme contro i bambini Rom, che esprimono una cultura reazionaria d’accatto e comunque estremamente pericolosa.
Occorre allo stesso tempo denunciare con identica determinazione l’operazione ideologica del PD contro i comunisti, che in questi anni ha aperto la strada proprio alle destre reazionarie italiane ed europee.
Come agli inizi del secolo scorso, al di là delle diatribe politiciste che ogni giorno accompagnano il teatrino istituzionale, il nemico principale che accomuna tutti i servi del capitale è uno solo: il Comunismo.