Insieme alle forze politiche e sociali che partecipano attivamente alla Campagne Unitaire pour la Libération de Georges Abdallah, la Rete dei Comunisti organizza e fa appello alla mobilitazione in solidarietà con Pablo Hasél, Dimitris Koufontinas, Georges Abdallah e tutti i prigionieri politici e rivoluzionari. Dopo numerosi presidi, azioni e manifestazioni in molte città italiane e il lancio da parte di Noi Restiamo della campagna di solidarietà per Pablo Hasél, rafforziamo la mobilitazione anche a livello internazionale con un presidio che si terrà domenica 14 marzo a Parigi.
Esiste un filo rosso che unisce la condizione reale di questi tre detenuti: la repressione politica di qualsiasi forma di dissenso e contestazione da parte dell’Unione Europea, tanto al suo interno quanto alle porte del suo spazio di conquista e dominio imperialista. In questi anni, le mobilitazioni popolari in Grecia ed in Catalogna, come nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, hanno rappresentato momenti e punti di rottura del piano di affermazione e costruzione dell’Unione Europea come polo imperialista nella competizione internazionale tra macro-blocchi.
In Grecia, il commissariamento da parte della Troika dopo la capitolazione del governo di Alexis Tsipras nel referendum sul memorandum nel 2015 e i vari governi assolutamente proni al volere di Bruxelles hanno determinato un impoverimento drammatico delle classi popolari. Le politiche neoliberiste di massacro sociale sono state sistematicamente accompagnata da una stretta autoritaria e repressiva, contro quelle forze politiche, sindacali e sociali che hanno deciso di non arrendersi e continuare a lottare. L’accanimento giudiziario nei confronti di Dimitris Koufontinas, in carcere dal 2002, si sta intensificando attraverso un trattamento disumano ai limiti della tortura, con alimentazione e cure forzate dopo quasi due mesi di sciopero della fame, mentre nelle piazze proseguono le manifestazioni contro il governo di Mitsotakis, con la polizia ormai fuori controllo.
Negli ultimi anni, le mobilitazioni delle masse popolari in Catalogna per l’indipendenza da Madrid, centro dello Stato spagnolo, hanno più volte mostrato la brutalità degli apparati repressivi della monarchia, ereditati dal Franchismo, con una transizione alla democrazia mai realmente compiuta. Inoltre, non possiamo dimenticare le violente azioni dei Mossos d’Esquadra che, in occasione del referendum autoconvocato del 1 ottobre 2017, caricano gli elettori in fila ai seggi elettorali. Infine, nonostante le numerose mobilitazioni per l’amnistia, abbiamo assistito qualche giorno fa all’ennesima torsione autoritaria dell’Unione Europea con il voto al Parlamento europeo che ha revocato l’immunità parlamentare a tre euro-deputati catalani – Carles Puigdemont, Toni Comin e Clara Ponsatì.
Georges Abdallah, comunista libanese e combattente della resistenza per la Palestina libera e da sempre al fianco dei popoli oppressi, è da 37 anni detenuto in Francia e vittima di una persecuzione giudiziaria che dal 1999 gli nega costantemente la libertà condizionale alla quale avrebbe diritto. Come ricorda lo stesso Abdallah, “la giustizia è sempre giustizia di classe al servizio di una politica di classe inserita nella dinamica globale di una guerra di classe su scala nazionale e internazionale”. Gli ideali di Georges Abdallah sono incarnati nelle lotte anticapitaliste e antimperialiste delle masse popolari, dal Maghreb al Medioriente, contro ogni forma di dominio politico, economico e sociale da parte dell’Unione Europea e contro ogni forma di regressione e di repressione da parte dei governi nazionali reazionari. Le ingerenze nella crisi politica in Libano e il sostegno economico-militare alla repressione in Tunisia e in Egitto rendono la Francia il pivot dell’aggressione imperialista dell’Unione Europea nella regione.
La liberazione immediata e incondizionata di Pablo Hasél, Dimitris Koufontinas, Georges Abdallah e di tutti i prigionieri politici e rivoluzionari è necessaria per rafforzare la solidarietà e la lotta internazionalista contro la violenta barbarie capitalista e il dominio imperialista che opprimono i popoli.
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Questo sabato, 6 marzo 2021, in occasione della giornata internazionale di solidarietà con il prigioniero politico Dimitris Koufontinas, in sciopero della fame da gennaio, e per denunciare la persecuzione criminale del potere greco contro gli attivisti incarcerati, Georges Abdallah ha fatto uno sciopero della fame in solidarietà durante tutta la giornata.
Dimitris Koufontinas è un membro dell’organizzazione rivoluzionaria greca del 17 novembre, che prende il nome dalla repressione assassina di un movimento studentesco contro la dittatura dei colonnelli.
Ricordiamo che il 13 novembre 1973, gli studenti del Politecnico di Atene avevano chiesto la caduta della dittatura dei colonnelli. Il movimento è cresciuto fino al 17 novembre, quando diverse altre università del paese sono insorte. Il regime decise allora di inviare i suoi carri armati per attaccare il movimento di protesta: la repressione lasciò circa 27 morti e diverse centinaia di feriti. Il regime cadde meno di un anno dopo.
Il movimento rivoluzionario antimperialista del 17 novembre nacque alla fine degli anni ’70 in riferimento a questi eventi e Dimitris Koufontinas fu una delle sue figure emblematiche.
Dal 2002, Dimitris Koufontinas sta scontando una condanna a vita. Dall’8 gennaio 2021, è in sciopero della fame e della sete dal 22 febbraio per chiedere il ricongiungimento familiare. Ora è in condizioni critiche.
Nel frattempo, in Spagna, un rapper comunista, antifascista e antirealista viene represso dalla monarchia e dagli eredi del franchismo per averli sfidati in alcune delle sue canzoni, per aver preso posizione contro la Costituzione del 1978 ereditata dal periodo franchista e per aver dato il suo appoggio ai prigionieri politici dello Stato spagnolo.
Pablo Hasél è stato condannato a nove mesi di prigione per tweet “insultanti” contro la monarchia e la polizia. E questo martedì, 16 febbraio 2021, il rapper catalano è stato arrestato dalla polizia catalana in una grande operazione per estrarlo dall’Università di Lleida in cui si era barricato dopo la sua condanna da parte della giustizia borghese dello stato spagnolo.
Da allora, la mobilitazione a sostegno del rapper è cresciuta in tutto lo Stato spagnolo e soprattutto in Catalogna, dove ogni notte si sono scatenate rivolte popolari per chiedere il rilascio di Pablo Hasél.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà a Dimitris Koufontinas e Pablo Hasél e facciamo appello a manifestare pubblicamente il nostro sostegno a questi due prigionieri politici ma anche a tutti i prigionieri politici e rivoluzionari partecipando al presidio in programma per domenica 14 marzo 2021, alla stazione Menilmontant di Parigi.
Libertà per Dimitris Koufontinas!
Libertà per Pablo Hasél!
Libertà per Georges Abdallah!
Libertà per tutti i prigionieri politici e rivoluzionari!
Fanno parte delle nostre lotte! Noi siamo parte delle loro lotte!