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Le organizzazioni internazionaliste non si toccano.
In Francia e in tutta Europa, si respira un’aria pesante che sa di repressione e normalizzazione di ogni forma di dissenso. Questa, che non è certamente una novità nell’agire delle classi dominanti continentali, assume tutt’altro peso quando consideriamo che la pandemia in cui siamo immersi da oltre un anno ha messo in evidenza una profonda crisi d’egemonia del sistema dell’Occidente, oltre a cambiare il peso di alcuni attori nello scenario mondiale.
In linea con questa evidenza, ci pare evidente come Israele stia assumendo un’importanza ancor maggiore nello scacchiere del Mediterraneo e del Vicino Oriente, un’importanza che ha bisogno di nuova e di profonda legittimazione da parte dei governi europei. Ed in questi giorni è la Francia ad ossequiare lo Stato sionista con l’inchino più profondo, puntando direttamente allo scioglimento di uno dei soggetti che più di tutti sono attivi per la causa palestinese, internazionalista e anticolonialista.
Facciamo nostre le parole del comunicato dei compagni e delle compagne del Collectif Palestine Vaincra, con il quale condividiamo in particolare il percorso di lotta all’interno della Campagne unitaire pour la libération de Georges Abdallah. Il collettivo di sostegno al popolo palestinese, attivo principalmente a Tolosa, sottolinea come “il susseguirsi di appelli allo scioglimento di organizzazioni antirazziste, associazioni musulmane e sindacati è una minaccia preoccupante per tutte le persone impegnate per la libertà di espressione, l’uguaglianza e la giustizia ”. Ed è questo il punto della questione: in una fase di estrema difficoltà, di profonda crisi d’egemonia, uno degli strumenti per mantenersi in vita del potere è disarticolare, rendere illegale, distruggere l’organizzazione degli sfruttati. A noi l’arma della solidarietà attiva e del supporto politico e materiale a chi viene colpito.
Viva la Palestina! Viva il Collectif Palestine Vaincra!