Come Rete Dei Comunisti abbiamo partecipato e promosso le differenti mobilitazioni che in tutta la Penisola si sono espresse al fianco della Resistenza Palestinese contro il progetto di pulizia etnica sionista che si è concretizzato con le varie provocazioni alla moschea di Al Aqsa, lo sgombero delle famiglie dal quartiere palestinese di Sheik Jarrah a Gerusalemme Est, l’offensiva militare su Gaza che ha mietuto più di duecento vittime – in buona parte donne e bambini – la repressione nei Territori Occupati del 1967 tra l’altro contro il riuscito sciopero generale e non ultima la “caccia all’arabo” scatenata contro i Palestinesi residenti in Israele dalle formazione dell’estrema destra israeliana con il beneplacito degli apparati di sicurezza. Il popolo palestinese, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, ha ritrovato la sua unità nella lotta.
Stiamo continuando a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione che cerchino di consolidare la solidarietà espressasi nel nostro Paese e facciano il quadro della lotta palestinese all’interno dell’attuale fase di scontro dell’imperialismo, denunciando la nefasta complicità di USA ed UE, e di quasi tutto l’arco politico italiano, con il sionismo.
Considerato che la censura mediatica prima, e il veloce tentativo poi di archiviare – dopo il cessate il fuoco intervenuto – le questioni sollevate dall’ultima escalation bellica sionista rischiano di oscurare la continuazione della politica annessionista e discriminatoria di Israele contro il popolo palestinese, senza che sia all’orizzonte una soluzione del conflitto da parte della comunità internazionale, riteniamo utile partecipare ed indicare alla partecipazione delle iniziative che vadano nella direzione della denuncia della politica sionista e delle complicità del nostro Paese che collabora a tutti i livelli con lo “Stato Ebraico”.
Mentre si approfondisce la crisi politica in Israele, e non scemano le mobilitazioni internazionale in solidarietà con la Palestina pensiamo sia utile rilanciare un piano di iniziativa e confronto rimettendo il supporto alla Resistenza “senza se e senza ma” al centro dell’agenda politica, così come lo smascheramento delle responsabilità che “in casa nostra” assicurano l’esistenza di uno stato, come quello israeliano, che è lo storico bastione dei progetti imperialistici nell’area.
Per questo riteniamo importante l’iniziativa organizzata a Livorno venerdì 4 giugno dal titolo significativo: “Porti chiusi alle armi” organizzato dal coordinamento nazionale dei Porti dell’USB, dal Calp di Genova e da varie realtà pacifiste, che farà il punto su una battaglia fondamentale iniziata nel capoluogo ligure nel nostro Paese e poi estesasi a tutta l’Italia, come dimostrano le prese di posizioni e le azioni contro il carico/scarico di armi diretta in Israele dei portuali di Genova, Livorno, Napoli e Ravenna.
Altro passaggio importante nella costruzione di un percorso di riflessione per la mobilitazione sarà la tavola rotonda “Al fianco della Resistenza palestinese” di giovedì 10 giugno che si svolgerà in Toscana coinvolgendo diversi soggetti politici, sociali, sindacali e studenteschi.
Allo stesso tempo riteniamo utile partecipare alla Manifestazione nazionale sulla Palestina che si terrà a Roma sabato 5 giugno.
Palestina Libera e Gerusalemme Capitale
RETE DEI COMUNISTI 3/6/2021