Contro il progetto sionista ed occidentale di dominio in Medio Oriente
giovedì 10 giugno ore 17.30 –
Tavola rotonda promossa dalla Rete dei Comunisti – Toscana
Parteciperanno:
Mohammad Kalil, comunità palestinese Pisa
Bassam Saleh giornalista palestinese
Stefano Mauro, esperto di Medio Oriente
Giacomo Machetti Rete dei Comunisti
Interverranno: portuali USB Livorno (per il loro impegno nel fermare le armi verso Israele), Potere al Popolo! Toscana, Cravos Siena – associazione studentesca, PCI Grosseto, Cambiare Rotta – Organizzazione Giovanile Comunista, Rifondazione Comunista Pisa, CPA FI Sud
L’iniziativa si svolgerà
- online sui profili fb della Rete dei Comunisti di Pisa, Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo e
- in presenza c7o la sede RdC di Via Sant’Andrea 31, Pisa nel rispetto delle norme anticovid.
L’ultima battaglia della lunga guerra che i palestinesi sono costretti a combattere contro il sionismo ed il suo progetto di annientamento di quel popolo è una ulteriore tappa di resistenza intorno alla quale si sono stretti i popoli del mondo. La censura totale delle grandi manifestazioni in solidarietà con i palestinesi, da parte un sistema di comunicazione completamente omologato, esprime la debolezza ed i timori di un potere in profonda crisi di egemonia. In Italia la censura sulle grandi manifestazioni del 15 maggio è stata particolarmente dura, a copertura del posizionamento bipartisan di tutte le principali forze politiche al fianco di Israele
I 12 giorni di bombardamento su Gaza, le aggressioni in Cisgiordania e a Gerusalemme, hanno provocato altre centinaia di morti, in una lotta impari tra un popolo prostrato ma indomito ed un sistema di guerra tra i più avanzati e finanziati del mondo, come ha dimostrato anche la ribellione dei palestinesi nei territori del ’48.
Un tributo di sangue terribile, messo nel conto da chi è cosciente che l’alternativa sarebbe quella di morire lo stesso per mano israeliana, ma in silenzio. I numeri e le caratteristiche della repressione sionista sono lì a dimostrarlo. Siamo di fronte alla peggiore forma di persecuzione collettiva che la storia dell’umanità ricordi, perseguita in base ad un lucido progetto economico/religioso sostenuto da tutti i gruppi dominanti occidentali. Il motivo è presto detto: dalla sua costituzione formale nel 1948, Israele ha rappresentato l’avamposto armato dell’imperialismo occidentale in Medio Oriente, in difesa di interessi geopolitici ed economici che si perpetuano sino ai giorni nostri.
La resistenza palestinese è una spina nel cuore di questo progetto, ancora più dolorosa perché riemerge con forza in una fase di crisi sistemica dell’intero modello occidentale, di cui la perdurante instabilità del governo retto dall’estrema destra di Benjamin Netanyahu è espressione evidente. Una crisi peggiorata dalla gestione irrazionale e criminale della pandemia, fatta pagare ai diseredati della terra, fra cui i palestinesi, esclusi dalle vaccinazioni effettuate dallo stato razzista di Israele sulle popolazioni di origine ebraica.
Le grandi coalizioni militari a guida statunitense, dopo aver distrutto interi paesi mediorientali, come l’Iraq e la Libia, hanno trovato un formidabile punto di resistenza in Siria, sostenuta dall’Iran e dalle milizie libanesi di Hezbollah contro le milizie dell’ISIS, mercenari finanziati dalle monarchie arabe e sostenuto da USA, Turchia e dal silenzio complice della UE. Una resistenza, quella siriana, che ha cambiato l’equilibrio delle forze in tutta l’area, dopo anni di apparente dominio occidentale.
È in questo contesto che occorre leggere la recrudescenza di aggressione e censura contro il popolo palestinese, soggetto estremamente scomodo e di ostacolo ai progetti di dominio sionista e occidentale.
Di questo vogliamo parlare con i nostri interlocutori, al fine di dare un valore universale alla solidarietà con la lotta del popolo palestinese, che travalica i confini di quella terra martoriata, ponendosi di nuovo al centro della più generale resistenza contro la barbarie colonialista e imperialista occidentale, di cui il progetto sionista è pura e feroce espressione.
La forma di “tavola rotonda” che abbiamo dato a questa iniziativa ha lo scopo di valorizzare e sedimentare quell’alleanza che ha portato, durante gli ultimi bombardamenti su Gaza, decine di migliaia di militanti e solidali in piazza in tante città italiane.
Rete dei Comunisti – Toscana
Per contatti: 3384014989