Come Rete dei Comunisti ci schieriamo senza esitazione a fianco del popolo e del Partito Comunista di Cuba, che hanno affrontato nelle ultime settimane dei vigliacchi tentativi di destabilizzazione da parte dei cosiddetti “oppositori”, in buona parte mercenari pagati dagli Stati Uniti.
La risposta popolare alle provocazioni imperialiste è stata decisa e di massa, decine di migliaia di persone guidata dai Comitati di Difesa della Rivoluzione sono scesi in piazza per dimostrare il supporto popolare in sostegno del governo.
Il Partito Comunista di Cuba non nega le difficoltà esistenti nell’isola in questo momento, e per questa ragione il presidente Miguel Diaz-Canel ha scelto da subito la via del dialogo.
Ma rimane fondamentale la distinzione tra il legittimo e giustificato malessere della popolazione causato dalle difficoltà economiche che Cuba sta attraversando e il tentativo di approfittare della situazione per fare ritornare l’isola caraibica nelle mani dell’imperialismo statunitense.
La congiuntura che Cuba sta attraversando è in primo luogo responsabilità dell’infame blocco che da 60 anni tenta, senza successo, di strangolarla, e in secondo luogo dalle oggettive e generalizzate difficoltà che la pandemia mondiale di coronavirus sta avendo su tutte le economie del mondo.
In questo frangente tra l’altro Cuba si è dimostrata ancora una volta incredibilmente performante, in paragone anche con paesi con molti più mezzi a disposizione. Dall’inizio della pandemia solo 1400 persone sono morte di COVID-19, un numero molto basso se per esempio comparato con il massacro che ha subito la Lombardia (comparabile come popolazione). Senza contare che Cuba è riuscita, unico paese dell’America Latina, a produrre ben cinque vaccini, di cui due già in utilizzo.
Questo è il risultato di un modello sociale ed economico che mette l’essere umano al centro anziché il profitto. Il popolo cubano è consapevole di questo ed in larghissima parte supporta il Partito Comunista di Cuba.
Come Rete dei Comunisti rinnoviamo l’invito a tutte le realtà a partecipare al presidio in difesa della sovranità e l’autodeterminazione di Cuba lunedì 26 luglio alle ore 10 del mattino a Piazza Santa Prisca a Roma.