No allo scioglimento e alla criminalizzazione!
| français | italiano |
Rete dei Comunisti
In un recente tweet, il ministro degli Interni francese Gèrald Darmanin, ha affermato che domanderà lo scioglimento del Collectif Palestine Vaincra, organizzazione di solidarietà con la resistenza del popolo palestinese e membro della rete di solidarietà con i prigionieri palestinesi Samidoun. Conosciamo bene i compagni e le compagne del Collectif Palestine Vaincra per il loro impegno nella lotta contro il sionismo, l’occupazione e il regime di apartheid imposto dall’entità israeliana nei territori palestinesi, e le loro mobilitazioni all’interno della campagna per la liberazione di Georges Abdallah.
Ancora una volta, il Collectif Palestin Vaincra è nel mirino dell’ennesimo attacco portato avanti dalla destra reazionaria israeliana e dai suoi zelanti sostenitori nel mondo. Non è un caso che in vista delle prossime elezioni presidenziali si siano intensificate le minacce di scioglimento e le persecuzioni giudiziarie delle organizzazioni che denunciano e lottano contro le complicità dello Stato francese e Israele.
Come Rete dei Comunisti esprimiamo tutta la nostra solidarietà militante e internazionalista nei confronti del Collectif Palestine Vaincra che con coraggio e determinazione ha deciso di non piegare la testa di fronte al clima di repressione e “normalizzazione” esercitato dalle classi dirigenti continentali, su tutte le sponde del Mediterraneo. Con la resistenza palestinese, fino alla vittoria!
Di seguito il comunicato in italiano del Collectif Palestine Vaincra (qui in francese) e la dichiarazione di solidarietà della Campagne Unitaire pour la Libération de Georges Abdallah (qui in francese).
Gerald Darmanin annuncia di voler sciogliere il Collectif Palestine Vaincra
Collectif Palestine Vaincra
Gérald Darmanin, ministro dell’interno, ha appena annunciato la sua intenzione di sciogliere il Collectif Palestine Vaincra e un’altra organizzazione filo-palestinese su richiesta di Emmanuel Macron. Questa decisione scandalosa è il risultato di una campagna implacabile e calunniosa condotta dall’estrema destra israeliana e dalla sua rete in Francia contro il collettivo, proprio perché svolgiamo un lavoro di solidarietà con il popolo palestinese contro il colonialismo, il razzismo e l’apartheid.
Questo annuncio è un nuovo passo nell’escalation autoritaria del governo francese che ha già sciolto, o minacciato di sciogliere, diverse organizzazioni musulmane, antirazziste e media della sinistra radicale. Non ci faremo intimidire, la solidarietà con la Palestina non è solo un diritto ma un dovere. Facciamo appello ad un’ampia risposta delle organizzazioni politiche, sindacali, associative e collettive a sostegno del Collectif Palestine Vaincre contro la criminalizzazione del movimento di solidarietà con la Palestina.
La Palestina vivrà, la Palestina vincerà!
24 febbraio 2022
Sostegno incondizionato ai nostri compagni di lotta! La nostra solidarietà è indissolubile!
Campagne Unitaire pour la Libération de Georges Abdallah
“Siamo in guerra!”. Mai questa dichiarazione fatta dal presidente Macron durante i suoi desideri per il 2020 ha avuto tanta risonanza come negli ultimi giorni. Mentre la Francia è impegnata nelle ostilità a fianco della NATO, quest’ultima sta anche conducendo la sua guerra interna attaccando tutte le voci dissonanti che potrebbero scuotere “l’unità nazionale” e intaccare questo sostegno assoluto all’imperialismo francese. Tutti in ordine di marcia! Nei media, più che mai, per far sentire con una sola voce la giusta necessità della loro guerra e a tutti i candidati presidenziali che si allineano sull’asse della difesa dei soli interessi dell’imperialismo francese.
Tutti in ordine di marcia perché non c’è altra scelta! Tutti in ordine di marcia perché nessun altro mondo è ammesso! Tutto in ordine di marcia perché solo la legge dei dominanti deve essere imposta: l’imperialismo per stabilire il suo dominio sul mondo e il capitalismo per stabilire sempre più i suoi profitti. Tutti in ordine di marcia, costi quel che costi!
Tuttavia, in Francia come nel resto del mondo, molte persone si stanno sollevando per rivendicare un altro diritto: il giusto e legittimo diritto di ribellarsi contro ogni forma di sfruttamento e di dominio imposto dall’altra parte. Molte forze nel mondo entrano oggi nel campo della resistenza e rifiutano in blocco questa legge spudorata secondo la quale, secondo il presidente Macron, i doveri valgono più dei diritti (discorso del 31 dicembre 2021).
Tra queste forze impegnate, la resistenza del popolo palestinese è in prima linea. Questa resistenza, ancora in piedi dopo tanti anni di oppressione, combatte instancabilmente l’occupante sionista nella sua lotta per la liberazione nazionale e in questo, è ancora oggi il granello di sabbia che fa saltare i piani dell’imperialismo per il controllo totale della regione. La resistenza, ogni giorno, fa sentire la sua voce per la realizzazione di tutti i diritti del popolo palestinese, per il diritto al ritorno di tutti i “rifugiati”, a sostegno dell’Intifada, dei giovani palestinesi e degli eroi della resistenza prigionieri nelle carceri sioniste. La resistenza palestinese fa sentire ogni giorno la sua voce e lotta contro la normalizzazione e tutte le forme di liquidazione; vanifica tutte le forme di prevaricazione, i compromessi, i negoziati, i tradimenti e le false illusioni che mirano solo a liquidare il movimento di liberazione nazionale palestinese. L’eroica resistenza del popolo palestinese è in prima linea ed è la resistenza che proclama ogni giorno con le sue azioni: “La Palestina vivrà! La Palestina vincerà”.
Sostenere questa resistenza – la punta di diamante della lotta antimperialista e antisionista – è un principio e la linea di demarcazione di molte organizzazioni che si impegnano a sostenere incondizionatamente i popoli in lotta. Queste organizzazioni dissonanti e schiette sono un anello essenziale in questo sostegno alla resistenza in quanto capiscono che l’entità sionista non è solo un altro strumento dell’imperialismo per il saccheggio e il dominio della regione ma un’estensione organica dell’imperialismo occidentale. Queste organizzazioni, con le loro voci dissonanti, sono un anello essenziale in questo sostegno alla resistenza in quanto ricordano al cuore stesso dell’imperialismo francese che la lotta per la Palestina è ed è sempre stata una questione centrale in quanto unisce tutte le lotte: antisionista, anticoloniale, antimperialista, anticapitalista, antifascista e contro gli stati arabi reazionari. Queste organizzazioni con voci dissonanti e che escono dai ranghi, sono un anello essenziale in questo sostegno alla resistenza come una leva reale per fare fronte e rivendicare per noi stessi questo “siamo in guerra”.
Ma è questa consapevolezza della legittimità della causa di questo centro rivoluzionario e che un altro mondo è possibile che deve essere contrastata. Molti attacchi sono stati condotti in questa guerra interna contro importanti organizzazioni che sostengono la Palestina: contro il BDS, contro EuroPalestine, contro Palestine Vaincra già da molto tempo. Ma oggi, il colpo è senza precedenti e degno della resistenza, poiché si tratta di chiedere lo scioglimento di due organizzazioni essenziali a sostegno della lotta del popolo palestinese: lo scioglimento del Collectif Palestine Vaincra a Tolosa e lo scioglimento del Comité Action Palestine a Bordeaux.
Non ripeteremo qui le deliranti ragioni addotte per giustificare l’ingiustificabile, ma se c’è, in questo nauseante contesto, una sola dichiarazione che oggi rivendichiamo pienamente, è quella della nostra piena solidarietà e appoggio incondizionato ai nostri compagni di queste due organizzazioni. Questa dichiarazione è il nostro impegno verso i nostri compagni e la nostra denuncia assoluta di questa procedura per liquidare queste voci di resistenza. “Difendere uno di noi è difenderci tutti! Attaccare uno di noi è attaccarci tutti!”. Questo era uno slogan proposto dal nostro compagno Georges Abdallah nella piattaforma elaborata nel giugno 1999 dai militanti rivoluzionari incarcerati, tutti uniti, al di là delle loro differenze e delle frontiere, nella e contro la prigione imperialista. Questo slogan, come tutti gli altri che proclama, lo rivendichiamo oggi a nostra volta e lo teniamo come linea guida per le molteplici e prossime azioni organizzate per concretizzare questa difesa e per formare un blocco attorno ai nostri compagni affinché, con il Collectif Palestine Vaincra e il Comité Action Palestine, continuiamo la nostra lotta, tutti uniti, per una Palestina libera e vittoriosa, dal mare al fiume Giordano, ma anche per l’emancipazione e contro ogni forma di oppressione delle persone e dei popoli.
Loro sono parte delle nostre lotte e noi siamo parte delle loro lotte!
Sostegno incondizionato ai nostri compagni del Collectif Palestine Vaincra e del Comité Action Palestine!
La solidarietà è la nostra arma! È indissolubile! Per la vittoria o per la vittoria!
25 febbraio 2022