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Giacomo Marchetti – Rete dei Comunisti
Domenica 6 marzo si è svolto a Bologna, presso il circolo Arci Guarinelli, il primo incontro per una campagna nazionale in solidarietà con L’America Latina.
Il senso di tale iniziativa è stato sottolineato in chiusura del suo intervento da Mila Pernice che ha introdotto i lavori: crediamo che ci siano i presupposti per una forte campagna politica di sostegno ai processi in corso in America Latina, crediamo sia il momento di costruire una mobilitazione nazionale su questi temi perché quei processi indicano una direzione che sentiamo la necessità di affiancare e sostenere, perché l’unica direzione possibile è quella che va verso l’abbattimento del sistema capitalistico e delle sue politiche imperialiste. Perché no, nel solco della costruzione del socialismo del XXI Secolo.
Questo primo, e partecipato, appuntamento è servito ad avere un quadro complessivo sui vari paesi di Nuestra America, grazie soprattutto alle voci dei tanti e tante compagne latino-americane che vivono in Italia, e ad ipotizzare una prima agenda politica per la campagna che sarà arricchita, e maggiormente dettagliata, nei mesi a venire.
Sono infatti intervenuti rappresentanti e attivisti provenienti da Bolivia, Brasile, Cuba, Perù, Colombia, Ecuador e Venezuela.
Il quadro è stato completato dal contributo di Luciano Vasapollo che focalizzandosi soprattutto su Cuba e Venezuela, ha mostrato le sfide complessive della transizione socialista in un mondo multipolare in veloce trasformazione e dove la guerra, purtroppo, sembra ridiventata uno dei maggiori strumenti per risolvere la competizione intercapitalistica.
La situazione cubana e venezuelana è stata affrontata ed approfondita anche da Indira Pineda, attivista politica di origini cubane che lavora presso il consolato venezuelano di Napoli, e da Adres Barreto, che ha chiarito il significato e l’importanza del Congresso del PSUV in corso di svolgimento ed ha richiamato l’attenzione sulle lotte sul diritto all’abitare, di cui è promotore, in Italia.
Il contributo dell’Organizzazione Comunista Giovanile Cambiare Rotta e OSA, intervenute con Eva Olivero di CR, ha ricordato – tra l’altro – il ruolo d’avanguardia avuto proprio dalla componente giovanile nell’innescare poderosi movimento sociali Latino-Americani, come in Cile, e la funzione svolta dalle organizzazioni giovanili cubane prima nella difficile lotta alla pandemia e poi nell’annichilire i fallimentari tentativi di destabilizzazione della scorsa estate.
Mila Pernice, della Rete dei Comunisti, ha introdotto l’incontro, ed ha animato la presidenza affiancata da Guadalupe Aguilar, mediatrice culturale e attivista internazionale di origine boliviana.
Le conclusioni sono state affidate a Giacomo Marchetti, della Rete dei Comunisti, che ha ripreso il senso dell’iniziativa nell’attuale contesto e rilanciato le in iniziative che caratterizzeranno la Campagna già dalle prossime settimane.
La prima serie di iniziative riguarderà le elezioni colombiane con l’elaborazione e la diffusione di una serie di materiali di approfondimento. La situazione colombiana, richiamata in diversi interventi, è stata approfondita da Eder Obando, rappresentante in Italia della Coalizione del Patto Histórico, che sceglierà il proprio candidato e il suo vice alla Presidenza nelle primarie che si svolgeranno, contestualmente alle politiche, questo 13 marzo.
Ha integrato il suo intervento con la proiezione del primo episodio della prima stagione della webserie Matarife, basata sul lavoro giornalistico d’inchiesta di Danilo Mendoza Leal, mostrata la prima volta in Italia con i sottotitoli in italiano per questo incontro.
Nelle prossime settimane in diverse città italiane, a cura dei promotori della campagna, verrà proiettato proprio questo documentario, che come è stato ricordato, è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso” contribuendo ad un maggior livello di coscienza di ciò che è stato il sistema Uribe.
Queste iniziative saranno momenti importanti di sensibilizzazione e confronto, per sostenere la sfida elettorale del Patto in direzione delle elezioni presidenziali di maggio.
La Colombia è l’unico paese dell’America Latina che integra il patto atlantico dal 2017 e che ha recentemente ampliato lo spettro della propria collaborazione con la NATO.
La seconda serie di iniziative, cui sarà da decidere tempi e modi, riguarderà il sostegno alle forze progressiste alla campagna elettorale per le presidenziali che si svolgeranno ad ottobre in Brasile.
La situazione del paese è stata ben illustrata da Frederico Ronconi, attivista della lotta anti-manicomiale e membro del Partito Comunista Brasiliano, che ha messo l’accento sulla necessità della mobilitazione popolare e la chiarezza del programmi di classe che impegni le forze progressiste, in primis il PT, nell’attuale congiuntura politica brasiliana.
Un terzo momento su cui si confronterà la campagna è il lancio di una giornata nazionale di mobilitazione per il 12 ottobre di quest’anno, una sorta di “No Columbus Day”.
Per riprendere le parole dell’introduzione di Mila Pernice: come coordinamento nato attorno alla campagna vogliamo lanciare un’idea di un appuntamento nazionale, in autunno, un No Columbus Day che cadrebbe dopo il primo turno delle presidenziali in Brasile, in quella data in cui, come scrive Eduardo Galeano, “l’America Latina scoprì il capitalismo” con tutto quello che ne è conseguito.
Un appuntamento tutto da costruire, ma assolutamente necessario.
Se questi sono gli assi principali su cui si strutturerà la campagna è chiaro che un’attenzione particolare sarà dedicata a monitorare e sostenere sia la traiettoria del processi di trasformazione nei paesi che hanno conosciuto una svolta progressista come il Perù, o che dopo una parentesi hanno ripreso con ancora maggiore vigore quel cammino, come la Bolivia, così come i Paesi, come l’Ecuador, che lottano contro un feroce neo-liberismo “di ritorno” e che guardano ai futuri appuntamenti elettorali come una possibilità di riscatto. In questo senso sono stati preziosi gli interventi di una compagna e di un compagno di Perù Libre Guizela Alarcon e Luis Mayta, e quello di Gabriel Caisaletin, attivista politico dell’Ecuador.
Nei prossimi giorni saranno disponibili la registrazione dei singoli interventi dell’incontro che è stato trasmesso tra l’altro dal canale YouTube di Contropiano.
Mentre i venti di guerra soffiano impetuosi pensiamo che sia stato fatto un primo importante passo nella direzione che abbiamo auspicato, consci della necessità di continuare nel più ampio confronto possibile su un continente che è una speranza per l’Umanità.
Per chi fosse interessato a dare il proprio contributo alla campagna e a ricevere maggiori informazioni può scrivere a: americalatinasperanza@gmail.com