Perù Libre respinge la decisione della Corte Costituzionale peruviana e propone una riforma della giustizia
Commissione politica di Perù Libre
L’ex presidente Alberto Fujimori è l’espressione vivente dell’ultimo e sistematico terrorismo di stato applicato al nostro paese come continuazione della politica genocida di Alan Garcia Perez.
Sotto il mandato di questi governanti sono morti migliaia di peruviani; [essi] sono responsabili di crimini contro l’umanità, compresi i massacri nelle comunità andine e amazzoniche, i crimini contro giornalisti, intellettuali, leader sindacali, studenti e professori universitari, specialmente all’Università Nazionale del Perù Centrale, dove sono state uccise più di 250 persone. [Questi] crimini sono rimasti impuniti grazie alla complicità della Procura e della magistratura per più di tre decenni.
In un atto di sfida, la Corte costituzionale, decisamente di area fujimorista, ha proceduto a una sentenza della stessa natura, dove la preoccupazione principale non è quella di salvaguardare la Costituzione politica, ma di salvaguardare gli interessi dei poteri economici che il fujimorismo rappresenta.
Allo stesso modo, la Procura Generale, rappresentata da Javier Pacheco Palacios, tace sul risarcimento civile di più di 51 milioni di soles che il condannato Alberto Fujimori non ha pagato allo Stato e, tuttavia, riconosce la grazia presidenziale sull’indulto, senza porre alcun problema.
Queste azioni dimostrano che le istituzioni giudiziarie del paese, e i fatti che stiamo raccontando, sono collusi con il sistema che promuove l’impunità per i grandi criminali che violano i diritti umani, ed è per questo che il Partito propone di procedere a la riforma del sistema giudiziario in generale, a causa del discredito e del crollo morale che queste istituzioni hanno subito.
I crimini commessi da Alberto Fujimori sono crimini contro l’umanità, non solo contro il Perù, quindi, se il presidente Pedro Castillo non procede con l’annullamento della grazia, dovrà farlo un tribunale internazionale e ci troveremo di fronte al giudizio della storia in cui l’unico governo di sinistra del Perù ha liberato un genocidio fascista, un fatto diametralmente opposto a quel che è successo in Argentina con il governo di Cristina Fernandez rispetto al genocidio di Rafael Videla.
Lima, 18 marzo 2022