Rete dei Comunisti
Questa mattina i carabinieri hanno portato a compimento una evidente provocazione contro il più grande sindacato conflittuale esistente oggi nel paese.
Lo scopo di questa operazione appare evidente: tentare di screditare e mettere in difficoltà l’intensa attività di USB su tutti i terreni del conflitto presenti oggi in Italia.
Il clima del paese è di guerra, a causa delle scellerate scelte del governo Draghi di invio di armi all’Ucraina, di aumento delle spese militari che graveranno sulla vita delle maggioranze, di protagonismo bellico in uno scenario pericolosissimo per la pace nel mondo.
L’Unione Sindacale di Base in queste settimane si e’ mobilitata contro l’invio di armi nello scenario ucraino, dall’aeroporto civile di Pisa, nascoste in voli “umanitari” e dal porto di Genova, attraverso navi inviate negli scenari bellici mediorientali. In questi casi non abbiamo visto le forze dell’ordine inviate a perquisire aerei e imbarcazioni.
Un Sindacato che evidentemente fa paura al potere costituito, perché mette concretamente i bastoni tra le ruote di queste politiche guerrafondaie e anti popolari, come continuerà a fare con lo sciopero operaio del prossimo 22 aprile.
La Rete dei Comunisti è al fianco di USB e si mette a disposizione per ogni iniziativa finalizzata a difendere la sua agibilità sindacale.