Luciano Vasapollo e Rita Martufi
L’attuale guerra Russia-Ucraina è di natura intercapitalista ed è il frutto dell’egemonia unipolare dell’imperialismo e della NATO contro la costruzione di un mondo multicentrico. Il mondo occidentale ha vissuto una crisi del ruolo degli Stati Uniti nell’economia internazionale, con gravi ripercussioni anche in campo monetario, poiché il dollaro ha perso il suo ruolo di valuta di riferimento mondiale. Per questo non si può sottovalutare l’importanza della moneta nel processo di sostituzione delle egemonie mondiali.
Siamo convinti, insieme a molti studiosi critici ed eterodossi, che le criptovalute siano uno strumento per uscire dal dominio finanziario egemonico degli Stati Uniti, tenendo sempre presente che la loro cecità è un fenomeno temporaneo, e che nei prossimi anni gli Stati e le organizzazioni sovranazionali cercheranno senza dubbio di controllarli con tutti i mezzi.
La situazione vissuta dai giovani dall’altra parte del mondo nord-centrico, con le dovute differenze, non è troppo lontana dalla situazione precaria vissuta dai giovani delle periferie dell’Unione Europea, con l’arrivo di migliaia di giovani dal Nord Africa sulla costa settentrionale del Mediterraneo per migliorare le loro condizioni, per poi ritrovarsi emarginati e sfruttati, mentre molti loro coetanei italiani, spagnoli, portoghesi e greci emigrano nei paesi dell’Europa centrale. Sono le periferie che vengono derubate delle loro proprietà, delle loro ricchezze e della loro giovinezza, il cui futuro è devastato.
Lavoriamo al di fuori delle forme di democrazia rappresentativa borghese per intraprendere la via della democrazia politica ed economica di Che Guevara, Chavez e Fidel, che è democrazia di base e partecipativa. E questo può essere ottenuto solo spezzando le catene della NATO e dei poli imperialisti degli Stati Uniti e della gabbia dell’UE di delocalizzazione e debito contro l’autodeterminazione dei paesi del sud.
La domanda che ci siamo posti era se non sarebbe stata una strategia vincente per gli stati socialisti essere i primi a controllare questa criptovaluta, usando le sue caratteristiche per opporsi all’imperialismo statunitense. In effetti, sia la Russia che il Venezuela hanno adottato le proprie criptovalute statali principalmente per aggirare le sanzioni economiche imposte dall’UE e dagli Stati Uniti.
Anche qui Gramsci ritorna: dobbiamo presentarci dall’inizio con un progetto per un governo socialista di transizione.
Non siamo solo difensori dell’opposizione di classe, ma possiamo porci come soggetti di un governo socialista alternativo, capace di porre subito il problema della nazionalizzazione dei settori strategici, il problema della democrazia reale, il problema della distribuzione della ricchezza, la soluzione in senso socialista del conflitto tra capitale e lavoro, del conflitto tra capitale e ambiente e del conflitto interno della civiltà.
Dobbiamo rompere completamente con il mondo dell’imperialismo, con il business-nord e, in particolare, dove il mondo del capitale è il dominio nord-centrico.
L’incontro tra i popoli del Tricontinentale (Sud America, Africa, Asia) e del Mediterraneo nella nostra proposta politica ed economica per costruire una transizione con l’ALBA euro-afro-mediterranea, può rappresentare un momento storico per la rinascita dell’ideologia marxista. nella realtà di una situazione di evidente e forte ingiustizia che attende di essere redenta.
L’incontro di solidarietà e complementarità tra i popoli antimperialisti nella visione multipolare può rappresentare una rottura di classe storica per l’aggiornamento dell’ideologia marxista, nella sua espressione Gramsciana per il socialismo del XXI secolo, e concretamente l’opportunità di un riscatto di le condizioni di grave ingiustizia, mentre in questo inizio 2022 la situazione con la guerra intercapitalista in Europa torna a bruciare.