Rete Dei Comunisti
Venerdì 1 luglio alle ore 18 presso la Casa della Pace a Roma, si terrà un incontro pubblico organizzato dalla Rete dei Comunisti: “Unione Sovietica, la storia che nessuno vi ha raccontato. URSS-Afghanistan (1979-1991): la vera storia attraverso i documenti inediti”
Saranno presenti come relatori Giacomo Marchetti per la RDC, Fabrizio Poggi che collabora con Contropiano, e Massimiliano Gazzola del collettivo “Spread it”.
L’iniziativa sarà la prima occasione per presentare un corposo e-book curato dalla Rete dei Comunisti – scaricabile integralmente in formato PDF o leggibile per singoli capitoli – da sito della RDC: “L’Unione Sovietica, L’Afghanistan, la Guerra Fredda. URSS-Afghanistan (1979-1991): una storia inedita attraverso i documenti de-secretati”.
Si tratta di una ampia traduzione – per la maggior parte integrale ed in misura minore di una sintesi con ampli stralci tradotti – dei documenti contenuti nell’archivio digitale del Wilson Center nel dossier “Soviet invasion of Afghanistan” da tempo disponibili nella loro traduzione inglese – ed in parte solo in russo – consultabili on line1.
Questi più di 200 documenti de-classificati vanno dal 1974 al 1991, con una serie di dossier – 7 per la precisione – delle agenzie di intelligence sovietiche che vengono datati 1999 nel dossier.
Per facilitarne la lettura sono stati sistematizzati in 9 capitoli per successione cronologica i titoli sintetizzano per sommi capi i contenuti dei documenti, più una introduzione che li precede scritta dalla Rete dei Comunisti.
Un lavoro che abbiamo concepito e realizzato tra la fuga occidentale dell’Afghanistan e l’inizio dell’escalation bellica russa in Ucraina il febbraio scorso.
Questi documenti dell’URSS e dei paesi del campo socialista, e non solo, permettono di fare una ricostruzione puntuale del dibattito interno alla dirigenza sovietica e dei paesi socialisti rispetto all’Afghanistan, in specie dalla Rivoluzione d’Aprile del 1978.
Offrono una panoramica analitica delle decisioni intraprese in un determinato contesto storico, e delle relazioni sovietiche con i dirigenti afghani che si sono succeduti alla guida del Paese asiatico per un periodo di circa dieci anni.
In queste pagine emergono bene lo sviluppo dei rapporti tra URSS e USA rispetto alla questione afghana, e le discussioni intraprese tra la dirigenza sovietica e quella statunitense a partire da Gorbachev.
Oltre a questo risultano particolarmente interessanti – nella lettura degli eventi – i costanti tentativi di trovare una soluzione politica alla situazione afghana mai vista, dai sovietici, esclusivamente dal punto di vista militare.
L’URSS, infatti, non concepì mai la sua presenza in loco come mera forza d’occupazione ma come un sostegno allo sviluppo delle condizioni per la sconfitta delle forze contro-rivoluzionarie e supporto alla realizzazione di conquiste politico-sociali annichilite, per tutto il corso storico successivo, dalla caduta di Najibullah fino ad oggi.
Buona Lettura