Que Se Vayan Todos!
[Giacomo Marchetti – Rete dei Comunisti] Con questo slogan i popoli peruviani sono scesi in strada per la giornata di mobilitazione nazionale che ha sfidato lo stato d’emergenza promulgato in tutto il paese. Una pesante militarizzazione a cui si è aggiunta ieri una nuova disposizione presidenziale con il divieto di circolazione in 15 regioni dalle sei di sera alle quattro della mattina a partire da questo venerdì. Di fatto un vero e proprio “coprifuoco”. È stato l’ottavo giorno di protesta dopo la destituzione del presidente Pedro Castillo ed il subitaneo instaurarsi di un governo fantoccio con una presidente “usurpatrice” come l’ha giustamente definita Castillo.