Venerdì 3 febbraio, alle ore 18:30 presso l’Intifada (via di Casal Bruciato, 15), con:
- Natali Ramos e Susana Rivera – Movimento Nuevo Perú (Perù)
- Gisleine Marins – PT Roma (Brasile)
- Eder Obando – Pacto Histórico Italia (Colombia)
- Gabriel Caisaletin – attivista politico (Ecuador)
Rete dei Comunisti Roma, Cambiare Rotta Roma, OSA Roma
La fase storica del mondo unipolare a guida statunitense, per come conosciuto durante il trentennio della “globalizzazione”, è giunta definitivamente a conclusione.
Contemporaneamente, una nuova “ondata progressista” sta attraversano l’America Latina, spostando i governi di interi paesi su posizioni a vario titolo democratiche, progressiste e socialiste.
Ma la ritirata yankee dal ruolo poco-gradito di gendarme del mondo, con la riscoperta dell’alleanza del Blocco euroatlantico nella funzione della Nato, rinvigorisce le mire predatorie degli imperialismi occidentali a sud del Río Bravo e nel resto dei “sud di classe” in giro per il mondo.
Il golpe fallito in Bolivia e in Brasile, quello in corso in Perù, le difficili condizioni delle elezioni in Colombia, la destabilizzazione mancata del Venezuela bolivariano, l’inasprimento delle sanzioni contro Cuba socialista. Tutte manifestazioni, tra le tante, della debolezza strategica dell’imperialismo statunitense, che sulla corruzione della borghesia compradora e sullo sfruttamento di donne, uomini e risorse di Nuestra América ha costruito gran parte del suo dominio.
Per questo, i processi di sganciamento dagli interessi dal Blocco euroatlantico e la disponibilità alla lotta, ideale e concreta, dimostrata dai popoli che nel continente si sono ripresi le strade e la guida-trasformazione delle istituzioni, si mostrano per quello che sono: la punta più avanzata della lotta di classe nell’area occidentale del mondo.
Allora, puntare lo sguardo su quanto accade al di là dell’Atlantico significa affiancare politicamente questi processi di stabilizzazione o transizione verso il nuovo mondo multipolare, combattere i tentativi di restaurazione di politiche colonialiste e imperialiste e sostenere quella lotta che potrebbe portare l’intero continente a essere all’avanguardia nella realizzazione più avanzata di politiche sociali, ambientali e di allargamento dei diritti individuali, collettivi e di pace per l’intero pianeta.