Il 18 giugno, alla vigilia della Giornata internazionale dei prigionieri rivoluzionari, facciamo appello a un’altra grande manifestazione nazionale per la liberazione di uno di loro: Georges Abdallah, da sempre combattente per una Palestina libera dagli occupanti sionisti, ma anche rivoluzionario per il suo immancabile sostegno alle lotte dei popoli contro l’imperialismo, il capitalismo, il fascismo e tutte le forme di reazione.
Georges Abdallah è parte delle nostre lotte e noi siamo parte della sua lotta: non c’è manifestazione oggi che non veda il volto del nostro compagno, e attraverso di essa la sua lotta, presente nelle bandiere e negli striscioni, negli slogan cantati, nei volantini distribuiti e nelle dichiarazioni fatte. Il movimento di solidarietà in suo favore, di rispetto per il suo impegno e la sua resistenza, di sostegno alla sua concezione del mondo e di rabbia per l’ergastolo che deve affrontare da 39 anni continua a crescere di giorno in giorno.
Georges Abdallah fa parte della nostra lotta, della nostra battaglia, e la sua liberazione è la nostra determinazione. Questa determinazione da parte di tutti coloro che sostengono il nostro compagno e la sua liberazione non può rimanere diffusa qua e là. Dobbiamo renderla visibile e udibile anche durante i grandi eventi incentrati esclusivamente sulla richiesta di liberazione del nostro compagno, e poi unire tutte le forze del suo sostegno, perché come dice Georges Abdallah in ogni sua dichiarazione: “Sapere che siete tutti insieme mi dà molta forza e mi scalda anche il cuore. Checché ne pensino coloro che osservano e spiano questo raduno, il calore della vostra mobilitazione e l’entusiasmo del vostro impegno si fanno beffe di questi abominevoli muri, del filo spinato e delle torri di guardia; sfondano la mortale routine quotidiana delle celle e ci fanno intravedere la vittoria all’orizzonte“.
Affermare in modo forte e chiaro, di fronte allo Stato francese e al mondo, la nostra ferma determinazione a strappare il nostro compagno dalle grinfie del nemico, mostrare la nostra solidarietà attiva con coloro che sono stati imprigionati per tanti anni e fornire “una smentita tagliente a coloro che scommettevano che la vostra mobilitazione si sarebbe esaurita“, questo è certamente accaduto a Lannemezan – e il 22 ottobre ha dimostrato l’amplificazione del sostegno quando tutti si presentano – ma anche altri punti alti devono far rientrare questa determinazione nell’agenda delle nostre lotte.
La manifestazione nazionale di Parigi, organizzata dal 2016, è uno dei punti alti tra gli altri da creare a livello nazionale e internazionale, ed è in quest’ottica che chiediamo a tutti coloro che sono coinvolti nel sostegno a Georges Abdallah di moltiplicare le loro iniziative durante la settimana d’azione dal 10 al 18 giugno e di essere presenti a Parigi il 18 giugno 2023, gridando “Georges Abdallah, i tuoi compagni sono qua!“, come abbiamo potuto fare a Lannemezan, per dimostrare il nostro desiderio di vedere finalmente liberato il nostro compagno Georges Abdallah.
“Certamente, oggi come allora, la liberazione dei prigionieri rivoluzionari è un dovere prioritario (…) Dobbiamo essere all’altezza, compagni, di questo dovere” (Georges Abdallah).
Parigi, 21 maggio 2023
Campagne unitaire pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah