Rete dei Comunisti
Sabato scorso, 24 giugno, per le strade di Roma è scesa a far sentire la propria voce l’opposizione al governo Meloni fatta di lavoratori e lavoratrici, studenti, disoccupati, migranti e tutti coloro che pagano da anni i prezzi delle catastrofi generate da questo sistema capitalista.
La voce di tutti i manifestanti si è incentrata sullo slogan “abbassate le armi, alzate i salari”, unendo attorno a questo semplice e fondamentale concetto le istanze di tutto il paese che produce ricchezza e viene costretta a subire le conseguenze della guerra, della devastazione ambientale, della precarietà e dello sfruttamento.
Di fronte alla crisi sistemica in corso, evidente nella generalizzazione della guerra e nelle alluvioni che mettono in ginocchio il nostro paese, la parola d’ordine che abbiamo portato nelle strade è “Fuori l’Italia dalla gabbia Euroatlantica”.
Per rompere l’anello debole dell’imperialismo nel nostro paese, del sistema fallito che le classi dominanti impongono da più di 30 anni in nome dei diktat dell’Unione Europea e della NATO, fedelmente eseguiti dai governi di tutti i “colori politici”.
Il vento di destra che spira in tutta Europa, sintomo di una reazione irrazionale alla crisi, deve trovare una opposizione ferma e organizzata alla barbarie verso cui la classe politica sta conducendo il paese.
La Rete dei Comunisti, a Roma e nel resto del paese, continua a lavorare in tal senso.
CREDITS
Immagine in evidenza: Fuori l’Italia dalla gabbia euroatlantica
Autore: Rete dei Comunisti
Licenza: Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.0 Generico (CC BY-NC-SA 2.0)
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