Verso le mobilitazioni antimilitariste di autunno
Rete dei Comunisti / Cambiare Rotta – Organizzazione Giovanile Comunista
venerdì 13 ottobre ore 18
Circoscrizione 1 – sala “Pamela Ognissanti”
Via Gobetti n. 11 – Livorno
Incontro / dibattito. Parteciperanno:
- Nadia Nardi, No Base Pisa
- Giovanni Ceraolo, USB
- Aurora Trotta, Potere al Popolo Livorno
- Maria Francesca Satta, Cambiare Rotta
- Valter Lorenzi, Rete dei Comunisti –
Al dibattito sono invitate ad intervenire i comitati, i movimenti, le realtà politiche, sindacali e studentesche impegnate nelle mobilitazioni contro la guerra
La guerra in Ucraina e’ destinata a rimanere inscritta nella Storia come il conflitto che ha formalizzato l’ingresso dell’umanità in una nuova fase della competizione tra poli imperialisti e grandi potenze economiche cresciute dopo l’89, smentendo clamorosamente la balzana teoria della “fine della storia”.
La vera e propria insurrezione popolare di questi giorni contro Israele, guidata da tutta la leadership politico-militare palestinese, si inserisce a pieno in questa nuova fase storica, approfondendo ancora di più la crisi di egemonia dell’imperialismo occidentale e di tutto il suo apparato militare e repressivo. Gli sviluppi sul terreno strettamente militare al momento sono imponderabili, ma sicuramente l’attacco in profondità nei territori occupati nel 1948 ha scardinato l’immagine di invincibilità costruita ad arte dai sionisti in tutti questi anni, con la quale ha tenuto sotto un regime di Apartheid milioni di palestinesi e arabi. Lì come in Ucraina la soluzione militare o sarà termonucleare contro Iran, Siria e Libano, con tutte le incognite e l’olocausto che provocherebbe, oppure non potrà risolvere le contraddizioni accumulate in oltre 70 anni di vera e propria persecuzione contro il popolo palestinese e gli Stati arabi circostanti, che non si sono sottomessi al volere israelo/occidentale. Assisteremo probabilmente ad un forte ridimensionamento del ruolo di questo feroce avamposto occidentale nel cuore del Medio Oriente, che si aggiungerà alle sconfitte in Afghanistan, Iraq, Siria, Yemen e nei paesi del Sahel.
La vecchia talpa ha scavato a fondo e, come sempre, e’ riemersa in forme uniche ed originali.
La sostanza che spinge il nuovo che avanza ha invece radici profonde, facilmente rintracciabili per chi rifugge letture geopolitiche o, peggio ancora, orientate dagli opinion maker di regime.
Il multipolarismo, ben prima del conflitto ucraino e degli ultimi sviluppi in Medio Oriente, ha iniziato a sostituire l’unipolarismo imperialista a dominanza statunitense, come emerge con chiarezza anche dall’ultimo summit BRICS di Johannesburg di fine agosto. Il dominio occidentale durato oltre un ventennio in seguito al crollo del muro di Berlino ha solo rinviato l’appuntamento con i limiti intrinseci del capitalismo.
Sono venuti al pettine tutti i nodi di una crisi del suo modo di produzione, in forme uniche e senza precedenti rispetto alla storia di questa formazione economico/sociale.
Come in altre fasi, l’imperialismo occidentale risponde alla propria crisi con la guerra, sociale ed economica all’interno dei propri confini e guerreggiata contro i competitor esterni.
Di questa crisi, delle sue caratteristiche strutturali, abbiamo avuto modo, come Rete dei Comunisti, di riflettere ed agirvi al suo interno attraverso un lungo percorso di analisi e conflitto politico, sindacale e sociale.
Si tratta ora di capire qual è il punto di fase al quale e’ giunta, al fine di utilizzare al meglio le armi della critica per tentare di capovolgere i rapporti di forza tra le classi praticando, in un paese facente parte del polo imperialista europeo come l’Italia, la parola d’ordine della “guerra alla guerra”.
I comunisti si sono sempre avvalsi di questi profondi sconvolgimenti per far valere le proprie ragioni e dare una “spinta” alla Storia, che oggi per noi significa lavorare per il Socialismo del XXI Secolo, che si riaffaccia con forza ed in forme spurie in vari paesi e continenti.
Tenteremo di affrontare alcune sfaccettature di un tornante storico che ripropone i temi appena accennati in queste poche righe. Ci avvarremo anche dell’esperienza di lotta contro la militarizzazione dei territori, come parte inscindibile e imprescindibile della riflessione militante. Contributi che ci auspichiamo utili ad alimentare quella riflessione strategica che, sola, può orientare i comunisti nella lotta a morte contro l’imperialismo e in solidarietà con le lotte di liberazione che, come quella palestinese, indicano la strada per sconfiggere sul campo gli imperialisti e i loro servi.
Promuovono l’iniziativa:
Rete dei Comunisti / Cambiare Rotta – Organizzazione Giovanile Comunista
per contatti: cell. 3384014989