Fermare la guerra, imporre la pace
Comitato Angelo Baracca
Il Parlamento entro il 31 dicembre deve approvare o meno il rinnovo del decreto che autorizza l’invio di armi italiane nella guerra in Ucraina.
Da tempo la maggioranza del Paese chiede che l’Italia metta fine al suo coinvolgimento politico e militare in una guerra diventata una carneficina, alimentata e combattuta più per gli interessi di Usa e Nato che per quelli delle popolazioni ucraine e russe.
La guerra deve cessare e passare la mano ai negoziati, raggiungendo tutti i compromessi oggi possibili per mettere fine ad una pericolosa escalation.
Continuare ad alimentare il conflitto e inviare armi è esattamente il contrario di quello che andrebbe fatto.
Il governo Meloni, in continuità con il governo di Draghi, ha invece sostenuto una linea guerrafondaia e di obbedienza servile alla Nato, rifiutando ogni ipotesi di negoziato e di cessate il fuoco.
Con la stessa linea il governo italiano sta sostenendo il genocidio dei palestinesi a Gaza, supportando Israele e respingendo le proposte di cessate il fuoco richieste dalla maggioranza dei paesi rappresentati nelle Nazioni Unite.
Noi chiediamo che il Parlamento voti contro il rinnovo dell’invio di armi all’Ucraina e, al contrario di quanto fatto fino a oggi, impegni il governo sulla richiesta di cessate il fuoco sia in Ucraina che in Palestina.
Ma chiediamo anche che, finalmente, in questo paese si metta fine all’obbedienza servile verso la Nato e si rimetta in discussione un’adesione che rischia di trascinare l’Italia in tutte le guerre che si profilano all’orizzonte.
Per questo, l’appuntamento è per martedì 19 alle ore 17:30 al Pantheon (piazza della Rotonda, Roma).