«L’Europa è un giardino. Quasi tutto il resto del mondo è una giungla»
«La giungla potrebbe invadere il giardino e i giardinieri dovranno occuparsene». Il giardino: regno dell’ordine assai precario della tecnocrazia occidentale. E la giungla: il mondo fuori pronto a rimettere in discussione le gerarchie in nome di un nuovo ordine multipolare. Questa le categorie usate dai circoli dominanti occidentali per indicare un mondo che sta cambiando e reclutarci tutti per difendere la ragioni dell’imperialismo di casa nostra dal caos che regna al di là dei nostri confini. Spetta a noi comunisti non solo lottare per la rottura della gabbia euroatlantica ma anche indagare quali spinte portano oggi la crisi definitiva della mondializzazione e la ridefinizione della geografia economia e politica delle relazioni internazionali