Giù le Mani dall’Africa
Appuntamenti in Italia:
Milano, ore 14:00, piazza Duca d’Aosta;
Roma, ore 14:00, piazza dell’Esquilino.
Rete dei Comunisti
Sabato 6 aprile una mobilitazione internazionale chiederà la fine del genocidio in corso nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo e la fine delle ingerenze imperialiste in tutto il continente africano.
30 anni di conflitto armato finanziato dall’industria bellica occidentale, 15 milioni di morti civili, 7 milioni di sfollati. Questo il tragico bollettino di guerra che emerge da uno dei paesi più ricchi al mondo per risorse naturali.
Eppure, come troppo spesso accade, la ricchezza della terra si è rivelata la condanna per quei popoli presi di mira dalla furia predatrice e criminale dei governi e delle multinazionali occidentali, che sul sangue delle sorelle e dei fratelli africani hanno costruito i loro imperi dello sfruttamento, a spese anche dei lavoratori “bianchi”.
Nelle condizioni attuali, la retorica che accompagna tutti i discorsi sulla “transizione green” prevede una depredazione ancora maggiore di alcune risorse presenti in gran parte sotto il suolo congolese e africano, con costi umani e ambientali per le popolazioni locali inimmaginabili.
Pertanto, sabato 6 aprile le comunità africane d’Europa riunite in diverse associazioni e movimenti panafricanisti, in Italia assieme alla Rete dei Comunisti e al movimento Giù le Mani dall’Africa, hanno deciso di scendere in piazza a Milano e a Roma per manifestare tutta la solidarietà al popolo congolese nella lotta contro il genocidio in corso.
Così come il popolo palestinese, o i fratelli e le sorelle del dimenticato Sudan, anche nella Repubblica Democratica del Congo è in corso un genocidio che necessita di tutta l’attenzione e la mobilitazione possibile.
Coloro che guadagnano dalla depredazione delle risorse in Congo sono gli stessi che appoggiano il sionismo in Palestina, che inviano armi in Ucraina e navi militari in Mar Rosso, che chiudono un occhio sulla crisi umanitaria in Sudan; sono gli stessi che sfruttano i lavoratori in Italia e manganellano gli studenti che manifestano per un futuro migliore.
Contro la complicità del governo italiano, l’oltranzismo dell’Unione europea e il silenzio della “comunità internazionale”, sabato 6 aprile come comunisti e panafricanisti scenderemo insieme in piazza al fianco del popolo congolese e di tutti i popoli in Africa che lottano contro la barbarie del capitalismo e l’ingerenza dell’imperialismo, per un futuro basato sul rispetto reciproco, sulla cooperazione e sulla solidarietà tra i popoli di tutti i continenti.