20/4 Roma. L’opposizione in tempi di guerra.
Assemblea nazionale a Roma. “Se vogliamo la pace, prepariamoci alla guerra”. Le parole del Presidente del Consiglio d’Europa Charles Michel non sono una citazione colta, ma l’indicazione di una direzione di marcia. Confermata dalle parole dei principali leader del complesso politico-militare. A partire dal segretario NATO Stoltenberg, che chiede ai membri dell’Alleanza Atlantica ben 100 miliardi di euro in 5 anni per sostenere l’Ucraina. Il bombardamento discorsivo segnala che le classi dominanti sono convinte della necessità di un cambio di passo. Bisogna che la produzione si adegui “alla nuova era bellica in Europa” (Tusk, primo ministro della Polonia). Per prepararsi alla guerra, c’è bisogno di produrre più armi, più munizioni. C’è bisogno che gli Stati si mettano a disposizione del complesso militare-industriale e contribuiscano a questo cambiamento.