Modo di produzione capitalistico e frammentazione del mercato mondiale
Verso la manifestazione nazionale del Primo giugno a Roma
Mercoledí 23 maggio – ore 18.00
Circolo Arci Lavoro e Sport, Via Pispini 18, Siena
Presentazione degli atti del forum con:
- Roberto Fineschi – Doc. Di Filosofia politica Siena School for liberal Arts e fondatore dell’associazione culturale Laboratorio Critico
- Ernesto Screpanti – Economista, docente dell’Università di Siena
- Marcella Grasso – Rete dei Comunisti
E’ ormai evidente che stiamo entrando in una nuova fase storica. E’ diventato altrettanto evidente che il “vecchio mondo sta morendo” mentre le caratteristiche del “nuovo mondo che stenta a nascere” hanno necessità di essere indagate.
Per avviare un percorso condiviso di analisi, ricerca e confronto sul nuovo mondo che sta emergendo – quello che nei circoli dominanti europei è stato già diviso in “Giardino e Jungla” – la Rete dei Comunisti nel marzo ’23 lanciò un Forum iniziando ad indagare i vari aspetti di quella che si configura come una nuova divisione in blocchi, che ci pare abbia individuato alcuni processi in pieno svolgimento sui quali riteniamo opportuno aprire un confronto ampio ed aperto.
Non è solo la necessità del superamento del mondo unipolare a guida Usa da cui parte la spinta al multipolarismo. La frammentazione in corso del mercato mondiale sta ridefinendo infatti la geografia economica e politica delle relazioni internazionali scaturite prima dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e poi dalla dissoluzione dell’Urss.
Dentro le crisi di questi tre decenni, si sono affermati i diversi capitalismi e talvolta si sono divaricati e/o scontrati tra loro. Sul mondo rimangono però agenti tutte le contraddizioni del Modo di Produzione Capitalistico che ha caratterizzato lo sviluppo sociale degli ultimi secoli.
La crisi della attuale mondializzazione capitalista ed il precipitare delle contraddizioni insite nel sistema dominante, hanno riportato in primo piano la guerra e tutte le incognite sui nuovi rapporti mondiali che potranno scaturire da una rottura di tale portata. Comprendere su quali scenari e con quale spazi dovranno misurarsi le soggettività politiche e di classe diventa una esigenza non più rinviabile.
La Rete dei Comunisti intende continuare a confrontarsi sui caratteri di questa nuova fase storica, gli scenari possibili e le forze materiali che agiscono su e dentro di essa. Sulla base di questa esigenza dopo il Forum nazionale – “Il giardino e la giungla. Modo di produzione capitalistico e frammentazione del mercato mondiale” – presenteremo gli atti del forum anche a Siena