La crisi politica nel cuore della UE: il caso tedesco
Relazione di Maciej Zurowski all’assemblea del 2 luglio a Bologna. Anche se nel complesso le elezioni dell’UE hanno lasciato il posto di guida alle forze di centro-destra e socialdemocratiche, il centro di gravità nei paesi principali si è spostato così tanto a destra che è lecito parlare di crisi politica in Europa. Si pensi al voto in Germania, dove la partecipazione degli elettori, insolitamente alta per i nostri tempi (60% in tutti gli stati federali), implica che le persone hanno ritenuto importante esprimere le loro opinioni, i loro dubbi e le loro ansie su una serie di temi. Ci sono state forti perdite sia per i partiti della coalizione di governo di centro-sinistra (socialdemocratici, verdi, liberali) sia per la Die Linke, il partito di sinistra, che con un risultato inferiore al 3% ha ottenuto il peggior risultato dalla sua fondazione.