Mano fascista, mente dello stato
Rete dei Comunisti – Bologna
Come ogni anno, siamo scesi in piazza per ricordare una delle più importanti stragi avvenute nel nostro paese e che ancora oggi rappresenta una ferita aperta per la nostra città. Non dimentichiamo e continuiamo a rifiutare chi prova a riscrivere la storia che ormai è anche diventata una verità giudiziaria appurata e incontrovertibile. Il 2 agosto 1980, furono uccise 85 persone e ferite oltre 200 con una bomba piazzata dai fascisti e finanziata e poi coperta con i soldi della P2 sottratti al Banco Ambrosiano e con la volontà politica dei vertici dei servizi segreti e della NATO.
Dopo aver partecipato al corteo cittadino, andando via dopo il minuto di silenzio e rifiutandoci di partecipare ad una retorica istituzionale che vuole rilegittimare i fascisti di ieri e di oggi, abbiamo organizzato un momento di approfondimento al parco della Zucca, al festival Isola Verde.
Continueremo quindi a respingere ogni tentativo di pacifazione o di vera a propria riscrittura della storia, mantenendo viva la memoria storica non in modo retorico ma con lo scopo di segnare in modo netto una distanza da chi è stato ed è in continuità con una parte della società e chi è stato ed è in continuità con l’altra parte. Ossia, tra chi ha lavorato per la destabilizzazione dell’impianto costituzionale, per imporre una svolta autoritaria ed impedire qualsiasi cambiamento in senso progressivo della società italiana e chi invece ha lottato per l’emancipazione e contro lo sfruttamento!