Report della delegazione della Rete dei Comunisti e di Cambiare Rotta presente in Venezuela da venerdì 23 agosto.
Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta
Invitati dal governo venezuelano, abbiamo avuto l’opportunità di seguire le votazioni comunali, espressione diretta di quel “potere popolare” effettivo che incarna una intuizione di Hugo Chavez, sin dall’inizio del processo rivoluzionario in atto nel grande paese latino americano.
In una maratona di 10 ore consecutive, domenica 25 agosto siamo stati accompagnati in aereo da Caracas nello Stato di Lara, insieme ad altre decine di internazionalisti. Altri ancora sono stati portati in Stati del paese dove si svolgevano queste importantissime votazioni.
A Lara abbiamo seguito tutto il processo elettorale, semplice nella sua esecuzione ma molto articolato nella costruzione, sia in termini di convincimento al voto di popolazioni delle grandi periferie del paese, sia nel processo di implementazione delle proposte: gli abitanti di piccoli e medi comuni selezionano in assemblee popolari le opere che servono per migliorare le condizioni abitative, strutturali ed infrastruttura del loro territorio, stabiliscono un numero di lavori che vengono richiesti di essere finanziati dal governo centrale. L’opera che riceve il maggior numero di voti viene inviata alla ‘Comuna”, struttura che coordina un gruppo di comuni, per inviare le richieste allo stato centrale.
Così dopo la prima tornata elettorale di aprile scorso sono state effettuate centinaia di opere pubbliche (ponti, acquedotti, strade, linee elettriche, scuole, centri sociali, consultori….) con risorse statali, tecnici, materiali ed il contributo lavorativo volontario delle comunità stesse.
Una forma di coinvolgimento diretto che incarna concretamente il processo verso il Socialismo bolivariano, sul quale puntano con determinazione il riconfermato Governo Maduro.
In queste seconde votazioni sono stati coinvolti 49mila comuni ed hanno votato oltre 4 milioni di lavoratori, contadini, giovani ( in Venezuela si vota a 15 anni), pensionati, settori popolari.
in tutti i comuni che abbiamo visitato abbiamo trovato Lunghe file di persone, come testimoniano le immagini ed i video a corredo di questo report.
Abbiamo assistito a veri e propri eventi sociali, politici e culturali che vedono come protagonisti i diretti interessati al cambiamento delle proprie condizioni di vita.
Il giorno dopo le elezioni politiche del 28 luglio un comune dello Stato di Lara è stato colpito dai criminali garimberos, come potete vedere in questo video.
Il Socialismo venezuelano, con questo passaggio elettorale popolare, procede con originalità e determinazione nel processo di rivoluzionamento del paese.
Sulla XI Cumbre straordinaria dell”Alba
Lunedì 26 agosto abbiamo partecipato, insieme a tutti gli osservatori internazionali, all’undicesimo summit (straordinario) dell’ALBA, alleanza bolivariana dei popoli d’America, alla quale ha partecipato Nicolas Maduro stesso e in diretta streaming i leader dei paesi dell’alleanza: Diaz Canel per Cuba, Daniel Ortega per il Nicaragua, Luis Arce per la Bolivia, e tutti gli altri capi di Stato.
Convocato dal riconfermato Presidente venezuelano Maduro alle elezioni del 28 luglio, la “cumbre” è servita per confermare il sostegno dell’alleanza al governo Venezuela, di nuovo sotto attacco della borghesia fascista, sostenuta attivamente dagli USA, dalla UE e dai paesi satelliti, ma anche per fare un appello contro il ritorno di politiche definite come imperialiste, guerrafondaie, colonialiste e fasciste nell’intervento di Maduro in apertura dei lavori.
Ovviamente non sono mancati appelli ad un ricompattamento dei paesi dell’America latina per far fronte alle ingerenze dell’imperialismo USA nel processo democratico venezuelano, anche attraverso aspre critiche contro le ultime affermazioni del presidente del Brasile Lula e del presidente della Colombia Pedro.
Conclusosi con un documento in 10 punti che potrete trovare sul sito di Telesur (una sintesi nel video di Nicolas Maduro: ) il vertice ha confermato una unità di intenti politici, economici e militari che garantiscono alla rivoluzione bolivariana un sostegno imprescindibile per la continuità del processo rivoluzionario.
A noi il compito di rafforzare nei nostri percorsi di lotta e mobilitazione la solidarietà attiva al Venezia rivoluzionario.