A Bologna ci vediamo il 19 ottobre alle 16:00 in piazza del Nettuno
Il disegno di legge sicurezza n. 1660 è stato approvato alla Camera e, nelle intenzioni del Governo, terminerà il suo iter di approvazione entro la fine dell’anno.
Questo DDL mira a punire con pene esemplari le pratiche di lotta come i picchetti fuori dai posti di lavoro e in difesa degli sfratti, le azioni dirette contro le grandi opere che consistono nei presìdi e nelle invasioni di aree di importanza strategica, le occupazioni di edifici pubblici e punisce anche forme di solidarietà, come la cessione di una sim ad un migrante senza permesso di soggiorno.
Possiamo però affermare che il Governo Meloni non si sia poi inventato granchè: il nuovo pacchetto sicurezza è una riedizione ancora più repressiva di precedenti decreti sicurezza da cui prende in prestito struttura e contenuto politico.
Il ddl 1660 è infatti l’ultimo passo di un lungo percorso di strette repressive: negli anni scorsi abbiamo già assistito a un’escalation di decreti sulla sicurezza, dai decreti Minniti-Orlando (apripista di questo percorso) ai due decreti Salvini, che hanno introdotto nuovi tipi di reato, inasprito le sanzioni e conferito maggiori poteri alle forze di polizia. Tuttavia, questa volta la stretta è ancora più severa, poiché si colloca in un momento particolare: da un lato l’escalation bellica, e dall’altro il Piano settennale per la riduzione del deficit pubblico, che prevede una trasformazione economica in funzione delle necessità legate alla guerra. Guerra interna ed esterna quindi. Non è un caso infatti che questo ddl sicurezza viaggi in parallelo con un altro DDL: ossia quello conosciuto come DDL Lavoro.
Di fronte ad un provvedimento securitario che cerca di soffocare in maniera definitiva qualsivoglia forma di opposizione sociale attraverso prevenzione e manette scegliamo di mobilitarci. Non basta infatti qualche emendamento per mitigare un disegno di egge così irricevibile e autoritario, il D.L. sicurezza deve essere fermato con ogni mezzo necessario! Per questo motivo continuando il percorso iniziato con le mobilitazioni del 24/6, proseguito con la partecipata assemblea del 10/10/24, il 19 ottobre le organizzazioni politiche sociali e i sindacati di base hanno indetto una giornata di mobilitazione nazionale per opporsi al ddl 1660.