Una grande manifestazione a Roma e a Milano sabato ha rafforzato il movimento di solidarietà alla Palestina e la contrarietà della maggioranza della popolazione italiana alle politiche genocide, suprematiste e di apartheid dello Stato sionista d’Israele.
Il sionismo continua a rappresentare un pericolo non solo per il Medio Oriente ma per il mondo intero, facendosi portatore degli interessi dell’imperialismo occidentale nella regione, i cui riverberi arrivano anche nel nostro paese. Questo infatti abbiamo visto in piazza lo scorso 25 aprile o nel dibattito politico col sostegno del governo Meloni al genocidio e alle alleanze militari come la Nato, che fanno della guerra la propria ragion d’essere.
La legittima resistenza palestinese, così come quella del popolo libanese, è stata ribadita in piazza dalla schiera di studenti, lavoratori, donne, migranti.
Il percorso iniziato con l’assemblea dello scorso 9 novembre ha posto la centralità del dibattito politico sulla questione palestinese e mediorientale, con l’obiettivo di allargare e rendere più forte e capillare il movimento di solidarietà alla causa palestinese e l’opposizione al sionismo. È con questo spirito che abbiamo portato il nostro contributo al percorso e alla riunione nazionale di rilancio di ieri mattina, svoltasi a Roma.
Rompiamo la complicità del governo italiano con lo Stato sionista d’Israele, sosteniamo la causa palestinese e di tutti i popoli che resistono all’imperialismo, boicottiamo il sostegno economico, militare e ideologico che permettono il genocidio in Palestina.