Elezioni francesi. L’intervento di Giacomo Marchetti
alla trasmissione Rai Parlamento Punto Europa.
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[Rete dei Comunisti – Bologna] Nelle ultime settimane oltre una decina di giovanissimi militanti di OSA, Cambiare Rotta e della Rete dei Comunisti sono stati raggiunti da verbali di conoscenza di indagini a loro carico. Tre i nuovi procedimenti che originano dai cortei studenteschi del 17 novembre e del 1 marzo e per la partecipazione ad un picchetto antisfratto di Asia USB nell’aprile 2024. Giornate in cui il dissenso degli studenti e delle studentesse si era incanalato in foto bruciate, fumogeni e nel frapporsi tra le forze dell’ordine e l’appartamento di una famiglia sotto sfratto. Ma in questi stessi giorni abbiamo visto gli abusi, le violenze e le perquisizioni arbitrarie agite all’interno della Questura di Bologna contro venti compagni di Extinction Rebellion a seguito di un’azione contro il G7 al Comune. Tra loro, una compagna è stata costretta a spogliarsi
[Redazione Contropiano ] “È iniziata una nuova era: l’era prebellica. Non sto esagerando”, Donald Tusk, primo ministro polacco. L’escalation bellica in Ucraina nel febbraio 2022 ha accelerato la ri-militarizzazione del fianco orientale della NATO, iniziata nel 2014 con il colpo di stato a Kiev. L’Alleanza Atlantica, che dal 9 all’11 luglio ha celebrato a Washington il suo 75° anniversario, si sta preparando a un eventuale conflitto tra NATO e Federazione Russa lungo una linea che va dal Mar Baltico al Mar Nero. È un tendenza lenta, graduale ma sempre più visibile che comporta l’ampliamento delle strutture per ospitare sempre più uomini e mezzi, la creazione di strutture militari ex novo (talvolta in ex basi sovietiche) e la riorganizzazione delle catene logistiche per cui l’Unione Europea si sta particolarmente prodigando.
[Rete dei Comunisti – Bologna] Quasi un anno fa ci lasciava il compagno Roberto Sassi. Una perdita che pesa ancora come un macigno, Roberto era un militante, un maestro e un compagno di strada per tutti noi. I suoi insegnamenti e la sua aurea di ferrea affabilità ci accompagnano ancora freschi e vividi. Lo ricorderemo con un brindisi, una canzone e un abbraccio ad un anno dalla sua scomparsa, questo lunedì 15 luglio, all’isola Verde al Parco della Zucca, alle ore 20:00.
[Rete dei Comunisti – Bologna] Dopo la conferma dell’ergastolo a Gilberto Cavallini di quasi un anno fa, la Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato l’ergastolo di primo grado anche a Paolo Bellini per i fatti del 2 agosto 1980, quando una bomba distrusse la sala d’attesa della stazione di Bologna causando 85 morti e oltre 200 feriti. La peggiore strage del periodo della strategia della tensione arriva dunque, dopo oltre quarant’anni, ad una verità giudiziaria ormai appurata e incontrovertibile, nonostante decenni di depistaggi e insabbiamenti: la mano della strage fu senza alcun dubbio fascista, ma ad armarla non fu il supposto “spontaneismo” dei NAR, ma i soldi della P2 sottratti al Banco Ambrosiano e la volontà politica dei vertici dei servizi segreti.
[Andrea Mencarelli – Rete dei Comunisti] Condividiamo il comunicato congiunto della Association Nationale des Communistes (ANC) e del Rassemblement Communiste (RC), organizzazioni comuniste francesi con le quali abbiamo da tempo costruito e consolidato un rapporto politico e di condivisione di analisi. Il secondo turno delle elezioni legislative, a seguito della dissoluzione dell’Assemblée Nationale da parte del presidente Macron dopo i risultati delle europee, ha restituito uno scenario politico in cui il Nuovo Fronte Popolare (NFP), prima formazione politica in termini di deputati, ha la possibilità di proporre un governo, seppure di minoranza, ma soprattutto un programma politico e sociale che permetta di invertire il massacro sociale dell’austerità liberista e la diffusione delle politiche razziste dell’estrema destra guidata da Marine Le Pen.
[in 25 aprile 1974. La rivoluzione dei garofani] 25 aprile: Colpo di Stato del Movimento Das Forças Armadas (MFA) il 25 aprile 1974. Occupazione di installazioni chiave, tra cui stazioni radiotelevisive, l’aeroporto di Lisbona e il quartier generale dell’esercito. La sede della PIDE/DGS (polizia segreta) viene circondata e poi conquistata. Migliaia di persone si riversano nelle strade a sostegno dei soldati. 26 aprile: Viene istituita la Junta da Salvação Nacional (JSN). Spínola annuncia in televisione il programma dell’MFA. Manifestazioni di piazza chiedono la liberazione dei prigionieri politici, i primi dei quali vengono rilasciati dal carcere di Caxias.
[in 25 aprile 1974. La rivoluzione dei garofani] Mettendo al centro il rapporto tra lo sviluppo del movimento di classe successivo alla Rivoluzione dei Garofani e le modificazioni del quadro politico governativo possiamo “ridisegnare” la periodizzazione della Rivoluzione Portoghese dal 25 aprile del 1974 alla fine del 1975. Tra l’aprile 1974 e il settembre 1975 la rivoluzione fu segnata, dopo il colpo di Stato inaugurale, da un periodo in cui le lotte sociali furono determinate sia nella metropoli che nelle colonie da manifestazioni e scioperi o dal rifiuto di agire. Le truppe nelle colonie erano demoralizzate dalla guerra e dall’opposizione del MFA a prolungare il conflitto.
[in 25 aprile 1974. La rivoluzione dei garofani] Pedro Rodriguez Peralta, un uomo basso e di carnagione scura, era un capitano delle forze armate cubane che fu catturato e ferito dall’esercito portoghese in Guinea-Bissau nel 1969. Fu portato a Lisbona e imprigionato. Nel maggio 1974, cinque anni dopo, la richiesta della sua liberazione fu la parola d’ordine di una delle grandi manifestazioni anticoloniali organizzate dall’estrema sinistra. Questa si svolse alle 17.00 della sera del 25 maggio, davanti ai cancelli dell’Ospedale Militare Principale. Secondo Phil Mailer “duemila giovani dimostranti si sono seduti sui gradini della chiesa di fronte e hanno portato avanti una veglia di 20 ore, bloccando il traffico e cantando canzoni anticoloniali”.
[in 25 aprile 1974. La rivoluzione dei garofani] L’Azione Rivoluzionaria Armata (ARA) era il braccio militare del Partito Comunista Portoghese (PCP). Si trattava di un’organizzazione “semi-autonoma” attiva dal 1970 al 1973 sotto la dittatura dell’Estado Novo, allora guidato da Marcelo Caetano. La prima riunione del Comitato centrale del Pcp sull’uso della violenza come azione di autodifesa si svolse nel dicembre 1962 e marcò la posizione del Partito su questo tema, cercando di metterla in relazione con le azioni di massa. La violenza non era esclusa e poteva essere utilizzata nel paradigma della “insurrezione nazionale”, purché fosse diretta dal Partito e in un contesto di radicalizzazione e intensificazione della lotta di massa