Capitolo III del quaderno “Il comunismo e il mondo arabo”
La Rivoluzione bolscevica del 1917 trovò da subito grande risonanza nei paesi arabi e fin dall’inizio sostenne le rivoluzioni anticoloniali dei popoli musulmani e del loro diritto all’autodeterminazione.
Già nel 1916 la popolarità di Lenin e Trotsky era cresciuta notevolmente dopo la decisione di rivelare e denunciare l’Accordo Sykes-Picot, che divideva le province arabe dell’Impero Ottomano tra Francia e Gran Bretagna e prometteva Istanbul all’impero zarista.
Nel dicembre 1917 Lenin firmò un appello rivolto a tutti i lavoratori musulmani della Russia e dell’Oriente dichiarando che “gli arabi, come tutti i musulmani, avevano il diritto di essere padroni dei propri paesi e di decidere il proprio destino come meglio desideravano”, annullando tutti i trattati che legavano Persia e Turchia al vecchio sistema imperiale degli zar. Il governo bolscevico pubblicò anche alcuni accordi segreti provenienti dagli archivi del Ministero degli Esteri della Russia imperiale, smascherando la diplomazia subdola dei paesi occidentali nei confronti dei paesi musulmani.
Successivamente, nel 1918, il governo sovietico istituì un Commissariato per gli Affari Musulmani, un Dipartimento di Propaganda Internazionale per i Popoli Orientali e, nel novembre dello stesso anno, un Ufficio Centrale delle Organizzazioni Comuniste Musulmane.
In breve, i bolscevichi raccolsero i frutti del malcontento seminato dalle potenze imperialiste e dalla loro logica di spartizione e si candidarono a rappresentare l’alternativa per i popoli oppressi, dotandosi degli strumenti per adeguare gli obiettivi socialisti all’interno di quei paesi che si trovavano ancora sotto il dominio coloniale, che si trattasse di mandati: Siria, Libano, Palestina, protettorati: l’Egitto, la Tunisia, il Marocco, il Kuwait, o di vere e proprie colonie come l’Algeria francese e Aden (in Yemen), allora sotto il controllo britannico.
Nelle terre orientali dell’Asia Centrale e del Caucaso – che tra gli anni ‘20 e ‘30 divennero parte del nuovo stato sovietico – il tentativo di implementare i principi comunisti fu responsabilità del governo sovietico stesso, in particolare del Commissariato del Popolo per le Nazionalità.
CREDITS
Immagine in evidenza: Popoli dal Caucaso L’Armata Rossa vi ha portato la liberazione dalla schiavitù e dai ricchi. Lunga vita al Caucaso sovietico!
Autore sconosciuto
Fonte: Russian Perspectives on Islam , accesso del 12 febbraio 2025
Immagine originale ridimensionata e ritagliata