Capitolo IV del quaderno “Il comunismo e il mondo arabo”
Nel 1917 venne pubblicato Imperialismo, fase suprema del capitalismo, scritto da Lenin l’anno prima della rivoluzione. Quest’opera coronava il ragionamento sulla questione coloniale avviato negli anni della Prima guerra mondiale e rappresentava un faro per il comunismo internazionale, dopo che la maggior parte dei partiti socialisti europei nel 1914 avevano votato per i crediti di guerra, portando all’irreversibile “fallimento della Seconda Internazionale” come scrisse Lenin del 1915 criticando il “social-sciovinismo” della Seconda Internazionale.
Tareq Y. Ismael, importante storico e militante iracheno – autore di “The Communist Movement in the Arab World” – ha individuato cinque tesi di Lenin che avrebbero contribuito in maniera particolare allo sviluppo di un movimento comunista arabo.
- La prima è certamente la nozione di “imperialismo come fase finale del capitalismo”, che rimase un pilastro dell’ideologia marxista-leninista in tutto il mondo non-occidentale.
- La seconda tesi è l’idea di Marx e Engels, ripresa da Lenin, della relazione dialettica, e non meccanica, tra la base economica della società e la sua sovrastruttura (forme politiche, religioni, tradizioni…). Lenin porta avanti le conseguenze di questa lettura, sottolineando il ruolo chiave della soggettività, rappresentata da un partito comunista di “rivoluzionari di professione”, nel condurre una trasformazione nei rapporti di produzione (“Che fare?”, 1902).
- La terza tesi riguarda l’approccio di Lenin in favore di alleanze tattiche al fine di costruire un fronte comune antimperialista con i movimenti democratici della borghesia nazionale nelle aree coloniali e semi-coloniali.
- La quarta è l’idea secondo la quale il socialismo sarebbe potuto nascere in un paese non industrialmente sviluppato, grazie ad un partito rivoluzionario altamente consapevole delle classi e con l’aiuto del movimento comunista internazionale e del sostegno dell’Unione Sovietica.
- Infine, la tesi sul diritto delle nazioni all’autodeterminazione, decisiva per ottenere il consenso della società araba dopo il tradimento delle potenze occidentali rappresentato dall’Accordo Sykes-Picot-Sazanoff e dalla Conferenza di Parigi del 1919.
CREDITS
Immagine in evidenza: Congresso per la liberazione dei popoli dell’Oriente
Autore sconosciuto, settembre 1920
Immagine originale ridimensionata e ritagliata